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Notiziario

Un happening che trasformerà le strade, i teatri, i luoghi universitari e istituzionali di Trento in un unico grande palcoscenico, con 280 eventi e oltre 600 protagonisti: da cinque premi Nobel a cantanti di richiamo, da 40 economisti internazionali ai conduttori di Radio 24 che riempiono le piazze, da 22 ministri presenti a pianisti di chiara fama, da 80 relatori del mondo accademico a comici molto noti, dai leader di sindacati e partiti ai quasi 60 imprenditori e manager dei panel. La 19esima edizione del Festival dell’economia di Trento (la terza organizzata dal Gruppo 24 Ore e Trentino marketing per conto delle istituzioni locali) si profila di sicuro interesse per il pubblico che dal 23 al 26 maggio seguirà i lavori in presenza e in streaming online (l’anno scorso erano stati rispettivamente 40mila e 650mila circa).
Proveranno a rispondere alla domanda e alla sfida del titolo (“Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo”), anche 40 relatori internazionale di alto profilo accademico, politico e istituzionale, con l’obiettivo di stimolare il dibattito con i tantissimi giovani che di solito affollano il festival, grazie anche alla collaborazione dell’Università di Trento e ai ponti stesi con altre 40 atenei e business school italiane ed estere.
Nell’ampio palinsesto del Festival dell’economia di Trento spiccano quindi grandi protagonisti istituzionali, accademici, imprenditoriali, militari, religiosi. Spazio anche ai temi dell’economia reale negli eventi del format Economie dei territori. Riflessioni di alto profilo culturale, a 360°, negli Incontri con l’autore, con molti nuovi libri presentati. Il programma degli appuntamenti accademici, culturali e istituzionali vede anche in crescita la presenza femminile tra gli speaker: intorno al 35% mentre nel 2022 era al 27%. Anche l’intrattenimento sarà garantito, come detto, con i numerosi spettacoli del Fuori Festival.

I cinque premi Nobel annunciati

Nel programma spiccano i premi Nobel per l’Economia James Heckman, Michael Spence ed Edmund Phelps e quelli per la pace Muhammad Yunus e Tawakkol Karman (in dialogo con Padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica Papale di San Pietro). James Heckman, premiato nel 2000 insieme a Daniel McFadden per i suoi contributi allo “sviluppo della teoria e dei metodi per l’analisi di campioni selettivi”, interverrà per la prima volta dal palco del Festival di Trento sul tema “Come lo Stato sociale favorisce il superamento delle diseguaglianze”. Torna al festival dopo diversi anni Michael Spence, professor emeritus of management ed ex presiden della School of business della Stanford University. Il Nobel premiato nel 2001 affronterà il tema “Convivere con le permacrisi globali”, riflettendo sul suo ultimo libro “Permacrisi”, appena pubblicato (a livello internazionale con Simon & Schuster e in Italia per Bocconi University press) assieme all’ex premier inglese Gordon Brown e a Mohamed El-Erian (presidente del Queen’s College di Cambridge e capo consigliere economico di Allianz, la società madre di Pimco, il fondo di investimento di cui è stato amministratore delegato). Di nuovo a Trento anche Edmund Phelps, premiato nel 2006 per la sua analisi delle relazioni intertemporali della politica macroeconomica, considerato capostipite dei neokeynesiani, che racconterà il suo viaggio tra le idee e le teorie economiche degli ultimi 60 anni.
Si prevedono le consuete file fuori dalle sale e per le strade anche per gli interventi dei Nobel per la Pace Muhammad Yunus (premiato nel 2006 per l’impegno nel creare lo sviluppo economico e sociale dal basso) e Tawakkol Karman (premiata nel 2011 per la sua lotta non violenta per la democrazia e la difesa dei diritti delle donne nello Yemen): la fondatrice della Tawakkol Karman International Foundation interverrà in un dialogo con Padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica Papale di San Pietro, intitolato “I bambini nascono per essere felici”.

Alcuni relatori degli eventi principali

Il Festival sarà inaugurato, il 23 maggio alle 18, dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio consiglio della cultura, in dialogo con Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e Ceo Biagiotti Group, mentre la chiusura (domenica 26 maggio) sarà affidata al presidente di Confindustria Emanuele Orsini, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore, di Radio 24 e di Radiocor, Fabio Tamburini. Tra gli interventi spiccano quelli di David Petraeus, generale dell’esercito degli Stati Uniti ed ex direttore della Cia, che insieme al Financial Times cercherà di analizzare se veramente la guerra può essere considerata l’unico strumento di soluzione dei conflitti in atto. Inoltre, due professori della Scuola del partito comunista cinese parteciperanno al panel sul perché la globalizzazione non è finita. Due punti di vista diversi, quindi, nella migliore tradizione del festival, da sempre pluralista.
Pluralista anche la presenza dei politici ai dibattiti: oltre ai 22 ministri attesi e a diversi sottosegretari (tra cui Alberto Barachini, sottosegretario di Stato con delega all’informazione e all’editoria) sarà intervistata in pubblico (da Ferruccio De Bortoli) anche la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
Da non perdere l’intervento, sabato 25 maggio, del cardinale Matteo Maria Zuppi in dialogo con Marco Magnani, Università Luiss Guido Carli, sul tema “Un mondo a pezzi, saprà ritrovare la bussola?”. Nella stessa giornata interverranno anche Yahya Pallavicini, imam e vicepresidente Comunità religiosa Islamica italiana, sul tema denaro-religioni.
Si parlerà di Italia, Costituzione e Europa con il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Teo Luzi, in dialogo con il presidente emerito Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick. Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della Bce, ribadirà il profondo e urgente nesso tra cambiamento climatico e politica monetaria. Il Commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni illustrerà le prospettive dopo il 2026 per Next generation Eu. José Manuel Campa, presidente dell’Autorità bancaria europea, interverrà sulla crisi delle economie europee e sul ruolo delle banche.
Si discuterà di cambiamenti del clima, rischi catastrofali e assicurazioni con il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Di sicuro interesse l’analisi su capitali clandestini e paradisi fiscali da parte dell’ex capo della Procura di Milano Francesco Greco e lo sguardo alle democrazie e alle costituzioni della vicepresidente emerita della Corte Costituzionale Daria De Petris in dialogo con la giurista e già ministra della giustizia Marta Cartabia, Università Bocconi. Presenti anche diversi altri rappresentanti delle maggiori istituzioni e associazioni di categoria come Renato Brunetta, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Paolo Savona, presidente Consob, Francesco Greco, presidente Consiglio nazionale forense, Rosario De Luca, presidente Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Raffaella Ferrai, presidente ordine dei dottori commercialisti di Trento, Gaetano Stella, presidente Confprofessioni, Lucilla Sioli, direttore intelligenza artificiale e industria digitale direzione generale Connect della Commissione europea.

I protagonisti della geopolitica

Oltre al generale Petraeus e ai due professori della Scuola del partito comunista cinese, la geopolitica sarà protagonista anche di altri importanti panel. Tra le nuove iniziative che caratterizzeranno questa edizione spicca infatti la collaborazione con Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) con cinque panel di geopolitica che declinano il titolo dell’edizione 2024 “Quo vadis” sulla situazione europea, americana, cinese, mondiale e del vicino oriente. In dialogo con il vicepresidente esecutivo di Ispi Paolo Magri interverranno, tra gli altri, Romano Prodi, Università di Bologna, Emma Marcegaglia, presidente e amministratore delegato Marcegaglia Holding, Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo, Claudia Parzani, chair Borsa italiana.
Si parlerà inoltre del rebus delle elezioni USA con Giulio Tremonti, presidente Commissione Esteri Camera; di elezioni europee con Alessandro Chiocchetti, segretario generale del Parlamento europeo.
Negli interventi del primo giorno, giovedì 23 maggio, discuterà di equilibri globali che si spostano da Occidente a Oriente con Sebastiano Maffettone, Università Luiss Guido Carli, Giuliano Noci, prorettore Politecnico di Milano, Andrea Zoppini, Università Roma Tre; di democrazie divise tra Putin e Hamas con Sergio Fabbrini, direttore dipartimento di scienze politiche dell’Università Luiss Guido Carli; di guerre di oggi e del dramma dei civili con il segretario generale di Medici senza frontiere Christopher Lockyear; di come cresce la nuova borghesia africana con l’economista Giulio Sapelli; di indebitamento globale, inflazione e sviluppo economico con Giovanni Tria, Università di Roma Tor Vergata; di economia dello spazio e regole con Paola Severino, Presidente School of Law dell’Università Luiss Guido Carli; ma anche della caduta dell’impero romano (e del perché i messaggi sono attuali oggi) in un intrigante dialogo tra Francesco Gaetano Caltagirone e Aldo Cazzullo; riflettori anche sulla trasformazione urbana con l’architetto urbanista Carlo Ratti, professore presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston.

Lavoro e imprese sotto la lente

Presenti a Trento quasi 60 top manager, imprenditori e rappresentanti di alcune delle più importanti imprese e associazioni, tra cui Emma Marcegaglia, presidente e Ad di Marcegaglia Investments ( la holding che controlla le attività diversificate del gruppo), Luigi Abete, presidente Associazione imprese culturali e creative, Diana Bracco, presidente e Ceo Gruppo Bracco, Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Manifatture Sigaro Toscano, Antonio D’Amato, presidente Fondazione Mezzogiorno, Franco Bernabé, presidente Acciaierie d’Italia, Paolo Scaroni, presidente Enel, Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo e CEO Pirelli & C, Marina Salamon, presidente Alchimia, Fabio Vaccarono, Ceo Multiversity.
Si parlerà (venerdì 24 maggio) anche di sindacati tra cambiamento e conservazione con i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri; delle banche del futuro con il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e della stabilità finanziaria con il presidente della Consob Paolo Savona; dei nuovi volti del potere con Sabino Cassese, Scuola Normale Superiore di Pisa; del futuro della globalizzazione con Fabrizia Lapecorella, vicesegretario generale Ocse, e Yao Yang, direttore del China Center for Economic Research; delle nuove frontiere della sanità post Covid con i vertici di Walgreens Boots Alliance, la Ceo Ornella Barra e il presidente Stefano Pessina.
Sulla questione energetica e la transizione ambientale interverranno l’economista della Columbia University Jeffrey Sachs, Andrea Illy, presidente illycaffè, e il presidente del Cda di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. Davide Tabarelli, professore Università Bocconi e presidente di Nomisma energia, interverrà sul nucleare di domani mentre il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sul fisco. Di Made in Italy si parlerà con Mauro Battocchi, direttore generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, di economia dello spazio con Roberto Battiston dell’Università di Trento e Elena Grifoni Winters, docente presso il Gran Sasso Science Institute. Un evento speciale con la partecipazione di Donato Masciandaro, professore dell’Università Bocconi e direttore del Comitato sull’educazione finanziaria del Mef, sarà poi dedicato il 24 maggio all’anniversario del Manifesto dell’educazione finanziaria presentato durante il Festival dello scorso anno dal Gruppo 24 Ore. Torna anche quest’anno l’appuntamento con l’Osservatorio Pnrr del Sole 24 Ore a cui si aggiunge il nuovo appuntamento con l’Osservatorio sulla transizione energetica.

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