Mentre a livello globale – e soprattutto negli Stati Uniti – si assiste a un progressivo ridimensionamento delle ambizioni green della politica, sul fronte delle imprese si continua a investire in questo senso: l’imprenditrice americana Suzy Amis Cameron ha presentato oggi la neonata holding Inside Out, un ecosistema che punta a sostenere la transizione green in diversi settori. Dalla ricerca tecnologica al cibo, passando per la moda.
Proprio nell’ottica di lavorare alla costruzione di un sistema moda più sostenibile, la holding ha rilevato la start up italiana Wråd, co-fondata da Matteo Ward. Quest’ultimo è stato nominato ceo della divisione Fashion Textiles & Home, una delle sei nelle quali è articolata la holding (IO Science Research Technology, IO Fashion Textiles Home, IO Food, IO Education, IO Media, IO Wellness).
«Sono entusiasta di annunciare la nomina di Matteo Ward e la nascita di Inside Out Fashion Textiles & Home, evoluzione di un progetto che ho personalmente avviato nel 2009, Red Carpet Green Dress, per sensibilizzare i media ad usare la loro voce per rendere consapevole il pubblico del valore sociale e ambientale della moda», ha detto Suzy Amis Cameron che oltre a essere la fondatrice di Inside Out ne è anche ceo. Secondo quanto dichiarato a Business of Fashion, lei stessa ha investito 65 milioni di dollari nel progetto e pianifica a raccogliere, entro i prossimi tre anni, altri 300 milioni da investire nelle diverse aree di interesse di Inside Out.
La start up co-fondata da Matteo Ward, che all’epoca del disastro di Rana Plaza lavorava come manager per Abercrombie&Fitch, è nata dieci anni fa con il preciso bisogno di fare qualcosa per rendere il sistema moda più sostenibile sia a livello ambientale sia sociale. Negli anni, attraverso una serie di tentativi (come la produzione di abbigliamento), è arrivata a imporsi come partner per guidare i grandi brand e aziende (Ferragamo, Vestiaire Collective sono tra questi) nel percorso di riduzione dell’impatto: «Wråd negli anni ha abbracciato progetti diversificati tra loro per contribuire a generare cambiamento positivo su più fronti, dall’innovazione alla comunicazione e formazione – ha commentato Matteo Ward -. Dopo dieci anni dal nostro primo progetto, sono felice oggi di vedere l’azienda che ho fondato entrare a far parte di Inside Out e di assumere un ruolo che ci permetterà di amplificare il nostro impatto, lavorando con team, aziende e centri di ricerca a livello globale».
Inside Out si occuperà di diversi aspetti che contribuiranno alla transizione: dalla consulenza alla comunicazione, attraverso la produzione di documentari e film educativi per «sensibilizzare il grande pubblico sull’impatto ambientale della moda», con un focus importante sulla formazione per promuovere «il cambiamento comportamentale attraverso workshop didattici sulla moda sostenibile per bambini (5-10 anni) e per studenti delle scuole superiori», si legge in una nota. Tutte attività che Wråd ha portato avanti in questi anni anche grazie alla collaborazione con Suzy Amis Cameron (che è la moglie del regista americano James Cameron, ndr): per esempio, «Junk-Armadi Pieni», il documentario realizzato nel 2023 da Matteo Ward (prodotto da Sky Italia e Will Media) ha visto l’imprenditrice americana nel ruolo di executive producer.