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Notiziario

Dopo il malore in campo a Udine del difensore della Roma N’Dicka, il capogruppo di Fdi in Senato Lucio Malan sui social ha chiesto di far luce sulle cause dell’episodio. Il post ha scatenato le polemiche, perché quasi tutti lo hanno letto come un riferimento ai presunti effetti avversi dei vaccini anti-Covid. Un cavallo di battaglia della propaganda No Vax, più volte rilanciato dal senatore meloniano. Tra gli altri, il virologo Roberto Burioni ha contestato l’uscita di Malan, evidenziando come gli studi scientifici abbiano escluso una correlazione tra vaccinazione e malori cardiaci. Ma parlando con Fanpage.it, il presidente dei senatori di Fdi tiene il punto.

Sono le 9 di sera di domenica 14 aprile. Il calciatore della Roma Evan N’Dicka è da poco arrivato in ospedale a Udine, dopo il malore accusato in campo, durante la partita tra i giallorossi e l’Udinese. Ancora poco o nulla si sa sulle cause dell’accaduto, né condizioni del giocatore (che per fortuna non risulteranno eccessivamente gravi). Eppure il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato Lucio Malan è già pronto a fissare in un tweet i suoi sospetti. “Questi episodi sono troppo frequenti  – scrive il presidente dei senatori meloniani -, va fatta chiarezza sulle dimensioni numeriche e sulle cause”.

Malan non si spinge oltre nel suo atto di accusa, ma quasi tutti i suoi follower leggono un riferimento ai presunti effetti avversi del vaccino contro il Covid, uno dei must delle piattaforme novax, già più volte cavalcato in passato dall’esponente di Fdi. Sotto al post, i commenti si dividono tra chi ne approfitta per rilanciare le posizioni anti-vaccini e chi invece accusa Malan di sciacallaggio. Tra le risposte, c’è quella del virologo Roberto Burioni, che attacca: “Il suo comportamento è irresponsabile e danneggia – minando la fiducia nella scienza – la salute pubblica. I numeri sono concordi nell’escludere qualunque correlazione tra vaccinazione e malori cardiaci”.

Burioni allega le conclusioni di uno degli studi scientifici che “dimostra (numeri alla mano) oggettivamente come la vaccinazione contro il Covid non c’entri nulla con i malori improvvisi dei giovani”. Il virologo poi chiede alla premier Meloni di spingere il suo capogruppo a palazzo Madama alle dimissioni, qualora non la smetta “di diffondere bugie pericolose”. A rincarare la dose ci pensa il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, che domanda a Malan: “la sua continua attività di disinformazione scientifica è finalizzata a raccattare voti dai novax? O crede veramente a quello che scrive?”

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La replica di Malan

La risposta di Malan arriva 24 ore dopo. Fanpage.it gli chiede conto del suo tweet e delle polemiche che ne sono seguite. Il senatore di Fdi non arretra: “Ci sono dei giovani che hanno dei malori mi sono chiesto quale sia la causa”. Sulle cause, tuttavia, il politico meloniano in passato ha più volte dimostrato di avere le idee piuttosto chiare, al di là delle evidenze scientifiche. Il 28 marzo scorso, sempre su X, Malan scriveva: “Per loro nascondere gli effetti avversi del vaccino Covid è essenziale. L’hanno fatto fin dal primo momento. Questo atteggiamento li rende non affidabili. La Scienza vera è basata sull’informarsi e informare su tutto. La censura, che vogliono continuare è antiscientifica e indegna di uno Stato democratico”

D’altra parte, oltre ad averle esposte più volte pubblicamente, le teorie sugli reazioni avverse dei vaccini Malan le ha portate fin dentro in parlamento. Già alla fine del 2021, in un interrogazione al ministro della Salute, l’allora senatore di Fratelli d’Italia – oltre a contestare l’efficacia dei sieri contro il Covid – citava anche i possibili effetti avversi, tra i motivi per chiedere di non estendere l’obbligo di vaccinazione.

“Io ho il diritto a fare domande, qualcuno dà le sue risposte, non ho capito chi l’ha presa come un offesa personale”, ribadisce ora Malan a Fanpage.it, a proposito del tanto contestato post sul malore di N’Dicka. Nel frattempo, il calciatore è stato dimesso dall’ospedale. Il suo malore è stato ritenuto compatibile con un trauma toracico, senza alcuna patologia cardiaca. Probabilmente, però, nemmeno questa diagnosi scoraggerà la propaganda sugli effetti avversi dei vaccini e i suoi megafoni, anche all’interno delle istituzioni.

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