Storie Web giovedì, Maggio 16
Notiziario

Alle elezioni europee 2024 potranno votare anche gli studenti fuori sede. Per farlo, occorre inoltrare una richiesta al Comune di domicilio entro il 5 maggio. La sperimentazione riguarderà circa 400mila studenti, appena il 10% del totale di fuori sede (quasi 5 milioni) presenti in Italia. Il loro voto potrebbe comunque incidere sull’affluenza alle urne.

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Mancano poche settimane alle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. In quelle date scatterà anche la sperimentazione del voto fuori sede, ma non sarà un test aperto a tutti. A poter fare domanda, da inoltrare necessariamente entro il 5 maggio al proprio Comune di residenza, saranno solo gli studenti, appena il 10% dei quasi 5 milioni di fuori sede in Italia. Come spiegato in una circolare diffusa dal ministero dell’Interno, gli studenti che vorranno votare i propri rappresentanti al Parlamento europeo nei pressi del proprio domicilio dovranno inviare un’apposita richiesta al Comune di residenza in cui saranno riportati gli indirizzi di residenza e domicilio e le circoscrizioni di appartenenza.

Come fare domanda per il voto fuori sede alle europee

Il modulo è disponibile sul sito del ministero e per presentarlo gli studenti dovranno allegare, oltre al documento di identità e alla tessera elettorale, il certificato di iscrizione a scuola, università o altro istituto scolastico in corso di validità da almeno 3 mesi. Il Comune destinatario della richiesta dovrà, entro il 22 maggio, comunicare alla prefettura il numero di studenti fuori sede iscritti nelle proprie liste elettorali e procedere, entro il 4 giugno, a rilasciare un’attestazione con il numero e l’indirizzo della sezione in cui votare.

Come si svolgerà la votazione

Gli studenti fuori sede potranno votare alle elezioni europee in due modalità diverse a seconda di dove vivono. Chi abita in una città che appartiene alla stessa circoscrizione di residenza, tra le cinque in cui si vota (Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud, Isole), potrà votare nel Comune di domicilio. Gli studenti che invece abitano in una circoscrizione diversa, dovranno recarsi a votare in una sezione speciale istituita nel capoluogo della regione in cui si trovano. In entrambi i casi gli studenti dovranno esibire oltre alla tessera elettorale e al documento di identità, il certificato di attestazione rilasciato dal Comune di domicilio.

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La sperimentazione riguarderà circa 400mila studenti fuori sede ma lascerà fuori tutti coloro – oltre 4 milioni di persone – che abitano lontano da dove vivono per motivi di lavoro o di salute. Il voto dei fuori sede, seppur limitato ai soli studenti, potrebbe comunque influenzare in modo significativo i dati relativi alla partecipazione generale. Secondo Eurobarometro infatti, alle ultime elezioni europee del 2019 la percentuale di elettori di età inferiore ai 25 anni (cresciuta dell’8% rispetto alle tornata elettorale del 2014) incise sensibilmente sull’affluenza alle urne determinando un aumento di circa il 50% dei votanti.

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