Storie Web sabato, Aprile 27
Notiziario

L’Antitrust infligge a Verisure una multa di 4 milioni e 250mila euro per quattro condotte in violazione del Codice del consumo. La società fornitrice di sistemi antifurto avrebbe infatti svolto attività promozionale ingannevole dal 2021 al 30 ottobre 2023 attraverso vari canali di comunicazione (spot televisivi, cartellonistica, sito web). In particolare, avrebbe omesso o non evidenziato che, sottoscrivendo il contratto, non si acquistavano il sistema e gli apparati di allarme Verisure che, invece, si ricevevano solo in comodato d’uso gratuito.

Dal 2022, nella fase di recesso dal contratto, la società attuerebbe infatti, secondo l’Agcm, una condotta aggressiva con una serie di comportamenti ostativi alla conclusione del rapporto, come il mancato o ritardato accoglimento delle istanze di recesso, la prosecuzione delle fatturazioni nei mesi successivi alla cessazione del servizio e la ritardata o mancata disinstallazione degli impianti di allarme.

Inoltre, dal 2019, Verisure inizierebbe immediatamente a prestare il servizio durante il periodo di esercizio del diritto di ripensamento, senza una richiesta espressa da parte del cliente, come richiesto dal Codice del consumo. «Questo avvio immediato era automaticamente previsto con la sottoscrizione del contratto predisposto dalla società», secondo l’Antitrust. Infine, sarebbe anche risultata ambigua l’indicazione – inserita nelle condizioni contrattuali dal 2019 al 30 ottobre 2023 – relativa al foro competente cui il consumatore si sarebbe potuto rivolgere, in caso di eventuali controversie con la società: non sarebbe stato infatti esplicitato chiaramente che questo foro coincide, come previsto dal Codice del consumo, con quello di residenza o domicilio del consumatore.

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