Storie Web mercoledì, Maggio 8
Notiziario

Il presidente russo Vladimir Putin – con una decisione inattesa – ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici.

Il decreto, postato sul portale ufficiale per le informazioni legali, riguarda la Ariston Thermo Rus LLC, controllata da Ariston Holding, e la BSH Household Appliances LLC, controllata da BSH Hausgerate GmbH. 

Non sono noti i motivi della decisione. Tuttavia, dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha posto sotto “gestione temporanea” i beni di una manciata di aziende occidentali, giustificando queste mosse come ritorsioni per le azioni di altri Paesi contro imprese russe, colpite da sanzioni.

Lo scorso anno Putin aveva firmato un altro decreto per il trasferimento temporaneo della gestione delle filiali russe di Danone e di Carlsberg all’agenzia federale per la gestione delle proprietà, Rosimushchestvo. Il provvedimento era stato adottato dopo che la società francese e quella danese avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo. Il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, appartenente a Carlsberg, e decine di migliaia di azioni appartenenti a Danone erano state poste sotto il controllo dell’Agenzia. 

Nel caso di Ariston e Bosch, invece, la gestione viene trasferita, sempre “temporaneamente”, ad un altro gruppo industriale, sebbene controllato dal governo. 

Sulla vicenda è intervenuto in serata il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani:Dopo l’inattesa decisione Governo Russo sulla gestione di Ariston Thermo Group – ha scritto su X – ho subito attivato la nostra Ambasciata in Russia e parlato con i vertici dell’azienda italiana. Il Governo italiano è al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali”.

Ariston, nessun avviso preventivo

Ariston group, a quanto si apprende, non sarebbe stata informata preventivamente del passaggio della sua filiale russa a Gazprom. Tuttavia, finora, a quanto trapela, le relazioni con le istituzioni si erano mantenute sempre corrette. Da quasi 20 anni Ariston Thermo Rus gestisce uno stabilimento produttivo nei pressi di San Pietroburgo.

Il gruppo italiano, fanno sapere fonti vicine all’azienda, resta in attesa di ulteriori spiegazioni e intanto starebbe avviando il processo di valutazione degli impatti di business e manageriali della decisione presa dal governo russo.

 

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