Storie Web giovedì, Maggio 9
Notiziario

Aramco, la compagnia saudita leader a livello internazionale nel settore energetico e chimico, ha firmato una partnership quadriennale con la FIFA, diventando fino al 2027 il principale partner dell’organo di governo del calcio mondiale e di molteplici eventi tra cui la Coppa del mondo maschile del 2026 e di quella femminile del 2027. L’accordo – si legge in una nota – si basa su un «impegno condiviso per l’innovazione, lo sviluppo e la creazione di iniziative sociali di grande impatto, in linea con la missione della FIFA di rendere il calcio veramente globale». Aramco, in particolare, intende collaborare con la FIFA per promuovere l’innovazione, identificando opportunità per impiegare le competenze e le tecnologie dell’azienda nella fornitura di eventi calcistici a livello globale. La cifra corrisposta da Aramco non è stata ufficializzata, ma il prezzo delle sponsorizzazioni della Fifa sotto l’egida del Chief Business Officer, Romy Gai, sono raddoppiati rispetto al mondiale del Qatar 2022 e secondo i rumors circolati nei mesi scorsi si potrebbe trattare di un’intesa complessiva di circa 350 milioni (intorno ai 90 milioni a stagione).

Le reazioni

«Questa partnership – ha sottolineato Gianni Infantino, presidente della FIFA – ci aiuterà a organizzare con successo i tornei di punta nei prossimi quattro anni e, come nel caso di tutti i nostri accordi commerciali, ci consentirà di fornire un maggiore supporto alle nostre 211 federazioni affiliate. Aramco ha una solida esperienza nel supportare eventi di livello mondiale, ma si concentra anche sullo sviluppo di iniziative sportive di base. Non vediamo l’ora di collaborare con loro su una serie di iniziative nei prossimi anni».

Secondo il presidente e ceo di Aramco Amin H. Nasser, «attraverso questa partnership con la FIFA miriamo a contribuire allo sviluppo del calcio e a sfruttare il potere dello sport per avere un impatto in tutto il mondo. Riflette la nostra ambizione di creare comunità vivaci ed estende il nostro sostegno allo sport come piattaforma di crescita. Il nostro rapporto esistente con la squadra di calcio saudita Al-Qadsiah, il nostro sostegno al golf femminile attraverso l’Aramco Team Series e il nostro sostegno allo sviluppo della F1 dimostrano le possibilità di tali partnership di creare percorsi di opportunità, avere un impatto positivo sulla società».

Il giro d’affari di Aramco

Nel 2o23 Aramco ha registrato un utile netto di 121,3 miliardi di dollari, rispetto a 161,1 miliardi di dollari nel 2022. Un livello che rappresenta il secondo utile netto più alto di sempre. La diminuzione su base annua è stata determinata dal calo dei prezzi del petrolio greggio e dei volumi venduti, nonché dalla riduzione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici, parzialmente compensati da una diminuzione delle royalties di produzione durante l’anno e da minori imposte. L’Arabia Saudita, il più grande esportatore di greggio al mondo, punta sui ricavi di Aramco per finanziare l’ambizioso programma di riforme “Vision 2030” voluto dal principe ed erede al trono Mohammed bin Salman, che mira a trasformare il regno in un centro di affari, turismo e sport, gettando al contempo le basi per un paese post-conservatore. Attualmente la quota dello Stato in Aramco, che mantiene in questo periodo una capacità di produzione di petrolio a 12 milioni di barili al giorno, ammonta all’82%, mentre il 16% fa capo al fondo sovrano Pif.

Le sponsorizzazioni dell’Arabia saudita nello sport

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L’accordo con la Formula 1

Nel 202o Aramco ha firmato un accordo di partnership globale per 10 anni con la Formula 1. Anche in questo caso il valore non è stato comunicato ma secondo le indiscrezioni si aggirerebbe sui 45 milioni di dollari all’anno. L’intesa prevede la presenza del marchio Aramco sui circuiti di F1 in diverse gare, sulle piattaforme digitali e nelle trasmissioni delle gare e mira a promuovere la sostenibilità e a guidare i progressi tecnologici nel settore degli sport motoristici.

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