Storie Web sabato, Aprile 27
Notiziario

L’importanza strategica dell’export

Le esportazioni pesano per il 43%, con una crescita del 5,7%. «Risultati particolarmente positivi in Spagna (+7,8%), Francia (+6,9%), Stati Uniti, primo mercato estero per la Dop (+7,7%) e Australia (+21,8%). Uniche note negative sono quelle registrate in Canada (-6,5%) e Giappone (-8,2%), rispettivamente per problemi legati alle quote e al cambio», continuano dal Consorzio, che sottolinea i quasi 32 milioni investiti nel 2023 in azioni di marketing, comunicazione e sviluppo, per «evolvere da Dop a marca».

«Nel prossimo futuro, il Consorzio dovrà sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, che rappresentano il futuro della nostra Dop. Ciò impone – ha aggiunto Bertinelli – una partnership sempre più forte tra i produttori e quei commercianti che dispongono di una rete vendite e della forza per affrontare i mercati internazionali. È evidente come, in questo scenario, gli Usa svolgano un ruolo fondamentale; motivo per cui siamo particolarmente preoccupati dal risultato delle elezioni di novembre, in cui rischia di prevalere una politica di protezionismo».

Turismo gastronomico e identità

In particolare si è deciso di puntare con forza sul turismo gastronomico che rappresenta un trend in crescita: le visite nei caseifici – considerate «un veicolo potente per spiegare i valori e le distintività del Parmigiano Reggiano» – lo scorso anno sono state 170mila, in aumento del 10% sul 2022. Di questi, 44.600 visitatori (+19% sul 2022, di cui la metà provenienti dall’estero) hanno prenotato tramite il portale dedicato sul sito del Consorzio. Solamente durante i due weekend dedicati all’evento “Caseifici aperti” (il prossimo appuntamento è fissato per il 20 e il 21 aprile) i partecipanti sono stati 24.500 (+20%).

«Il Parmigiano è molto più di un pezzo di formaggio – spiega Bertinelli – contiene una ricchezza culturale e di valori che i consumatori ritrovano nel rapporto tra loro e tutta la filiera di produzione. Per questo il tema esperienziale è centrale nella nostra strategia. Un turista che ha toccato con mano la realtà della nostra Dop diventa un consumatore fedele e un influencer naturale».

«Grazie al nuovo ruolo riconosciuto ai Consorzi con la riforma europea delle Dop – ha aggiunto Riccardo Deserti, direttore generale del Consorzio – vogliamo rafforzare il ruolo di veicolo per il turismo gastronomico nelle nostre terre e accrescere la capacità ricettiva dei caseifici. Le 170mila visite del 2023 sono un risultato importante, ma la domanda potenziale è ben maggiore, dobbiamo però essere più pronti ad accogliere. Per questo abbiamo deciso di dare un contributo per gli investimenti in questo senso, abbiamo creato un programma di formazione ad hoc e ora dalla nostra piattaforma sarà anche possibile effettuare pagamenti». L’obiettivo è arrivare a 500mila visite in 4 o 5 anni.  

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