Storie Web lunedì, Maggio 6
Notiziario

Fra le popolazioni italiche il rituale del Ver Sacrum coincideva con l’inizio della primavera e prevedeva che i padri inviassero i figli a partire, per fondare altre comunità. Un invito a nuovi inizi, a pensare a un futuro anche lontano, che ricorre nel giorno scelto da Brunello Cucinelli e da EssilorLuxottica per presentare ufficialmente la prima collezione di eyewear, frutto della loro collaborazione siglata nel novembre 2022. Un accordo che era naturale proseguimento e arricchimento di quello che nel 2021 aveva legato Cucinelli a Oliver Peoples, marchio sempre del gruppo franco-veneto e che era stata la prima licenza in 40 anni di attività dell’azienda umbra.

«Quando abbiamo siglato l’accordo iniziale con me e Leonardo Del Vecchio c’erano anche i nostri figli – racconta Cucinelli, ricordando con emozione l’imprenditore, e amico, scomparso nel giugno 2022 –. Volevamo stringere una collaborazione fra le nostre aziende che non durasse pochi anni, come di solito accade per le licenze, ma che si estendesse potenzialmente per molti decenni». Un incontro e un dialogo intessuto sui valori profondi delle due realtà: «Ci sono stati molti scambi tra i nostri team, fra l’Umbria, Agordo (sede storica di Luxottica, nda) e Milano, e nelle nostre fabbriche, pensate come begli ambienti che favoriscono la bellezza. Esiste una branca della genetica che si chiama “epigenetica dinamica”: studia come le condizioni del contesto nel quale viviamo possono stimolare o reprimere una completa espressione del patrimonio genetico di ciascuno. In sintesi, l’epigenetica dinamica può arrivare a misurare in modo scientifico l’impatto che ciò che ci circonda, e quasi mai viene preso in considerazione, ha sul nostro Dna e sul nostro benessere: come la vista di un panorama, un bell’ambiente di lavoro o una finestra – spiega l’imprenditore –. Leonardo diceva sempre che le nostre fabbriche devono essere belle. Io stesso, una volta, visitando la fabbrica di Agordo immersa fra le montagne, ho suggerito di fare un esperimento, cioè sostituire alcune pareti con vetrate, per far entrare il panorama. Seguendo questo dialogo molto intenso che c’era fra noi, lo hanno fatto. E oggi le persone lavorano ammirando l’esterno. Ancora una volta, un’idea che ci lega, quella che si debba lavorare in ambienti ricchi di bellezza e, non ultimo, con la giusta remunerazione».

Cinque collezioni per quattordici modelli, distribuiti in una fascia di prezzo compresa fra i 600 e i 1.200 euro: sono il primo risultato di questo incontro, occhiali da sole e per la prima volta anche da vista, che interpretano il lusso gentile secondo Cucinelli sia nei materiali d’eccellenza sia attraverso le migliori tecniche del made in Italy: ecco dunque gli occhiali in corno, metallo, acetato, titanio giapponese, le lenti in tonalità champagne, pistacchio, vinaccia e pesca, i dettagli preziosi nella collezione femminile Gemmae, i motivi delle architetture e lo stemma di Solomeo, borgo-manifattura di Cucinelli, che tornano nelle montature dei modelli di Stemma. «La leggerezza del titanio riprende quella del nostro abbigliamento – nota ancora Cucinelli –. Ma gli occhiali sono un accessorio ancor più speciale perché fanno parte del nostro viso».

Un’altra scelta non casuale è stata quella di organizzare la presentazione della collezione eyewear a Roma con una serata nella seicentesca Villa Aurelia, sulla sommità del Gianicolo: «Un omaggio alla città dell’imperatore Adriano», sottolinea Cucinelli, che si è ispirato proprio al monarca-filosofo quando ha lanciato il progetto della Biblioteca Universale a Solomeo, uno dei tanti in cantiere per l’azienda umbra che ha chiuso il 2023 in crescita di quasi il 24% e superando per la prima volta il miliardo di euro di ricavi.

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