Storie Web domenica, Maggio 19
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Perché Weah non andava espulso in Roma-Juventus per l’intervento su Paredes: l’errore dell’arbitro Colombo è un altro.

Timothy Weah effettua un intervento in mezzo al campo su Paredes durante il secondo tempo di Roma-Juventus e questa giocata scatena le proteste dei giallorossi per la mancata espulsione. Il calciatore americano era già ammonito  e questo ha scatenato le proteste di tutto l’Olimpico durante il secondo tempo della partita ma l’errore più grave dell’arbitro Colombo, in questo caso, è aver sanzionato l’entrata come fallo perché il bianconero entra in maniera netta sul pallone.

Un episodio che ha fatto molto discutere nel corso della partita e anche dopo: De Rossi ha chiesto a gran voce il secondo giallo sia in presa diretta che nelle interviste mentre Allegri ha fatto capire che per lui era una normale azione di gioco.

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Al minuto 58 Weah si è allungato in scivolata incrociando le proprie gambe con quelle di Leandro Paredes per recuperare un pallone a centrocampo: il centrocampista argentino della Roma è finito a terra dolorante e l’arbitro Colombo ha fischiato punizione per i giallorossi ma non ha punito lo statunitense della Juventus con il secondo giallo e la conseguente espulsione.

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L’intervento del numero 22 bianconero, però, è nettamente sul pallone e nell’inerzia della scivolata va a toccare l’avversario, ma non si tratta di una giocata che può essere punita con un fallo o, addirittura, con una sanzione. Weah prima ha giocato la palla e poi c’è stato il contatto con Paredes, che non poteva sparire ma il suo salto accentua un po’ l’entrata dell’avversario.

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Più che di un fallo imprudente si tratta di un contrasto di gioco ma per tutti i giallorossi, in campo e fuori, era da sanzionare com il secondo giallo. Interpretando il clima che si era creato in campo Massimiliano Allegri ha sostituito il suo calciatore con Kostic al 61′.

Weah era già ammonito per un fallo su Svilar

Weah era già stato ammonito a causa di quanto accaduto al 4′ del primo tempo, quando un suo intervento in ritardo su Svilar in disimpegno aveva portato l’arbitro Colombo a sanzionarlo con il cartellino giallo.

In questo caso l’entrata dell’americano era assolutamente inutile e fuori tempo, quindi corretta la decisione del direttore di gara di punirlo.

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