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Notiziario

«Il cliente più esigente? Una famiglia che ha chiesto un piano cottura con elementi in oro rosa, progetto che installeremo in Svizzera e che può arrivare a superare anche i 500mila euro». E’ il motivo per cui Adriano Zanardo managing director e proprietario di Arex, non si sbilancia troppo sull’evoluzione del fatturato della Pmi di Treviso, con i 4,5 milioni realizzati lo scorso anno che potrebbero modificarsi in modo significativo “centrando” appena una manciata di maxi-proigetti in più come quello citato.

Il target è quello degli oggetti su misura, progetti sviluppati insieme agli architetti che lavorano sulle ristrutturazioni e sui nuovi edifici, impianti rigorosamente in acciaio che nei diversi modelli si possono indirizzare sia per un utilizzo “standard” all’interno delle abitazioni che nelle situazioni outdoor.

Non solo gas ma anche piani a induzione

Nata nel 1992, l’azienda, 50 addetti, ha saputo ritagliarsi uno spazio anche in progetti ad alta visibilità, come ad esempio i banchi di Starbucks a Milano in piazza Cordusio, ordine che nel complesso è arrivato a superare i due milioni di euro.

«Mediamente – spiega l’imprenditore – per realizzare una di queste isole impieghiamo due mesi di lavoro, anche se poi le variabili in gioco possono essere diverse e richiedere anche tempi superiori per progetti complessi. La cassa in acciaio è la nostra caratteristica chiave distintiva e questo permette di costruire cucine che possono operare sia all’interno che in condizioni outdoor, naturalmente con accorgimenti costruttivi particolari».

Il design è minimale, di richiamo “industriale”, per un’acciaio che l’azienda ottiene a chilometro zero, da aziende del territorio, nei dintorni della sede di Mareno di Piave, in provincia di Treviso.

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