Storie Web martedì, Aprile 30
Notiziario

Sul versante vini bianchi – che vedono i Dop a -4,7% e gli Igp a -1,3% – è stato riscontrato un calo delle vendite del 5% negli Stati Uniti, controbilanciato dal +3% del Regno Unito e dal +2% dei Paesi Bassi. Stazionaria la Germania.

Altro dato da sottolineare riguarda le prime difficoltà registrate dopo anni di crescita inarrestabile (+223% dal 2010 a oggi) anche per l’universo degli spumanti le cui vendite all’estero hanno perso il 2,3% in volume (-1,7% per il Prosecco) ma che grazie alla ripresa dei prezzi hanno messo a segno una crescita nei valori del 3,3% (Prosecco a +5,4%).

In volume lo spumante italiano ha perso sui primi due mercati mondiali (Usa -12%, Uk -4,4%), ma ha d’altro canto riportato una buona crescita nell’Est Europa e un andamento ancora più sostenuto in Francia, con un +25%. Un exploit al quale, secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea, ha contribuito, soprattutto a causa del minor potere d’acquisto dei consumatori, l’effetto sostituzione dello Champagne con il Prosecco (+21%).

Il peso dell’inflazione

L’effetto inflazione ha consentito quindi di limitare i danni sul piano del fatturato mentre da un punto di vista geografico ha penalizzato le destinazioni più lontane come gli Usa e l’Asia favorendo una sorta di “arroccamento” delle spedizioni sui mercati Ue.
«La geografia dell’export – hanno spiegato all’Osservatorio Ismea-Uiv – ha visto una divaricazione netta tra i risultati ottenuti nell’Ue (+5,6% volume e +4,1% valore) ed extra-Ue (-7,5% volume e -4% valore)».

«In difficoltà i top cinque buyer – proseguono gli esperti dell’Osservatorio Ismea Uiv – fatta eccezione per la Germania che, forte del boom dello sfuso, ha chiuso a +8,4% (volume). Negativo il bilancio delle esportazioni in Usa, con un tendenziale -9,1%, oltre che in Uk (-1,8%), Svizzera (-3,6%) e Canada (-11,3%). Bene l’export in Francia (+6,7%), a fronte di una forte contrazione nei mercati giapponese (-13,4%) e cinese (-22,3%)».

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