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Notiziario

LONDRA – Dopo mesi di polemiche e ostruzionismo, il Parlamento britannico la notte scorsa ha approvato la legge che permette di deportare i migranti illegali in Ruanda senza possibilità di ritorno. La lunga partita di “ping pong” è finita: così si chiama il gioco politico tra Camera dei Comuni e House of Lords, con i pari del Regno che ripetutamente hanno respinto la legge proponendo emendamenti che venivano poi respinti dai deputati e così via.

Alla fine i Lord, che sono nominati e non eletti dai cittadini, hanno dovuto piegare la testa e accettare la volontà dei deputati “rappresentanti del popolo”. Grande soddisfazione per il premier Rishi Sunak, che si era impegnato a “fermare la barche” di migranti che sbarcano sulle coste inglesi a qualsiasi costo.

“Adesso basta, basta prevaricazione, basta ritardi -, aveva detto Sunak ieri, affermando che i deputati non sarebbero andati a casa fino all’approvazione della legge -. Il Parlamento resterà in sessione fino a notte. Senza se e senza ma. I voli per il Ruanda partiranno”.

Primi voli per il Ruanda in luglio

Si prevede che i primi voli per il Ruanda partiranno in luglio – anche se non è chiaro quali linee aeree accetteranno il compito, dato che perfino RwandAir si era rifiutata temendo di danneggiare la sua reputazione.

Oggi o domani la legge dovrebbe ricevere “l’assenso reale” necessario per la sua entrata in vigore. Re Carlo III dovrà firmarla suo malgrado: l’allora erede al trono nel 2022 aveva infatti definito “spaventosa” la proposta di inviare migranti in Ruanda.

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