Storie Web venerdì, Maggio 17
Notiziario

«Sembrava tutto già scritto e invece ora ci sono nuove prospettive. Non manca molto alle elezioni europee ma gli scandali hanno tolto consensi a Viktor Orban, il governo ha perso qualche pezzo, c’è un disturbo nella forza, per citare Star Wars». Marton Gyongyosi è il leader che, sempre all’opposizione, ha portato lo Jobbik, il Movimento per un’Ungheria migliore, da posizioni di ultra destra e xenofobe verso il centro conservatore ed europeista che «cerca di essere il riferimento per tutti gli ungheresi moderati che credono nella democrazia e sono stanchi di Orban». Punta tutto su Peter Magyar: «Sono pronto a stare al suo fianco se servirà», dice, mentre beve un caffè espresso in un bar di un centro commerciale a Buda.

Alle elezioni europee manca poco più di un mese, c’è ancora spazio per sfidare Orban e il Fidesz?

È molto difficile capire cosa accadrà nei prossimi mesi in Ungheria: Peter Magyar può diventare il cambiamento, può sfidare Orban, perché è giovane, sveglio, funziona su TikTok, e conosce il Fidesz molto bene, essendo stato molto vicino all’attuale premier per anni. Nessuno negli ultimi 14 anni era riuscito a mobilitare la protesta contro il governo come sta facendo lui. Ma deve ancora dimostrare di avere la forza per cambiare le cose e comunque bisogna dargli tempo. Non so se il voto per il Parlamento europeo potrà aprire nuove prospettive ma di certo qualcosa si è messo in movimento.

L’evoluzione dello Jobbik vi porta sulla stessa linea di Magyar?

Noi cerchiamo di essere un’alternativa di centrodestra al Fidesz e Peter Magyar è esattamente sulla stessa linea. Ma è anche molto di più perché può mettere assieme i tanti ungheresi stanchi dell’attuale maggioranza al potere, anche quelli di sinistra.

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