Storie Web lunedì, Maggio 6
Notiziario

Il nuovo Patto di Stabilità e Crescita sostituisce quello che era in vigore fino alla sua sospensione temporanea in seguito all’emergenza Covid: con i voti favorevoli di oggi, l’Europa ha compiuto il penultimo passo verso l’approvazione definitiva, in attesa dell’ok finale del Consiglio. L’altra notizia, sul fronte interno, è che tutti i partiti italiani si sono astenuti o sono contrari.

Con  il nuovo Patto sarà più difficile per la Commissione sottoporre uno Stato membro a una procedura per disavanzo eccessivo se sono in corso investimenti essenziali, e tutta la spesa nazionale per il cofinanziamento dei programmi finanziati dall’UE sarà  esclusa dal calcolo della spesa del governo, creando maggiori incentivi investire. Sono però stabiliti dei meccanismi molto precisi di riduzione del deficit e del  debito: i paesi con debito eccessivo saranno tenuti a ridurlo in media dell’1%  all’anno se il loro debito è superiore al 90% del Pil, e dello 0,5% in media all’anno  se è compreso tra 60% e 90%. Se il deficit di un paese è superiore al 3% del Pil,  dovrebbe essere ridotto durante i periodi di crescita per raggiungere l’1,5% e creare un buffer di spesa per le difficili condizioni economiche.

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