Storie Web sabato, Maggio 4
Notiziario

La direzione aziendale della Carrozzeria di Mirafiori ha comunicato ai delegati sindacali che l’attività produttiva sarà sospesa per tutto il mese di maggio con la chiusura totale dello stabilimento. Lo fanno sapere i sindacati, spiegando che è stata comunicata alle organizzazioni sindacali il ricorso a nuova cassa integrazione (Cds), pertanto l’attività lavorativa sui modelli Maserati e 500 Bev, che sarebbe dovuta ripartire il 7 maggio, riprenderà soltanto il 3 giugno.

«Questa fermata di un intero mese è l’ennesimo schiaffone dato alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città di Torino in generale che vedrà peggiorare la situazione economica con le inevitabili ricadute sull’indotto» dicono Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, e Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom Cgil.

Resta lo stallo dunque sulla situazione dello storico polo auto torinese, per il quale i sindacati, le istituzioni locali e le associazioni datoriali chiedono un rilancio industriale che passi dall’assegnazione di un secondo modello accanto alla Fiat 500 bev che fa fatica a mantenere i volumi.

Se nel complesso, durante il primo trimestre dell’anno la produzione in Italia negli stabilimenti Stellantis è calata di quasi il 10%, a Mirafiori i volumi si sono dimezzati, con all’attivo in totale 12.680 unità e la prospettiva di restare sotto la soglia delle 50mila unità durante il 2024. Ha contribuito la fine della produzione di Maserati Levante ma soprattutto il calo di nercato sui modelli elettrici e sulla Fiat 500 bev.

«Serve una diversificazione di modelli e gamme in modo tale che, se uno non tira, è compensato da un altro che va meglio» insiste la Fiom. A Mirafiori si producono anche le Maserati, GC e GT, ma il piano di nuove produzioni per il Tridente è stato rimandato al 2027-28.

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