Storie Web lunedì, Maggio 26
Notiziario

Ad aprile 2025, secondo le stime preliminari diffuse dall’Istat, l’inflazione sale al 2%, dall’1,9% di marzo, perlopiù a causa delle tensioni sui prezzi degli alimentari (+3,0%, da +2,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+4,4% da +1,6%), che risentono di fattori stagionali.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (il cosiddetto “carrello della spesa”) registrano un’accelerazione (da +2,1% a +2,6%). In aumento anche l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, che accelera da +1,7% a +2,1%.

Secondo le stime preliminari, nel mese di aprile 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e del 2,0% su aprile 2024, dal +1,9% registrato nel mese precedente.

L’Istat spiega che la lieve accelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi degli energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%) ma anche all’aumento del ritmo di crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +3,3% a +4,2%) e lavorati (da +1,9% a +2,3%).

I prezzi degli energetici non regolamentati decelerano (riportando il tasso di variazione su valori negativi da +0,7% a -2,9%), come anche quelli dei tabacchi (da +4,6% a +3,4%). La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si attenua (da +1,5% a +1,1%), mentre quella dei servizi si accentua (da +2,5% a +3,0%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si amplia, portandosi a +1,9 punti percentuali contro i +1,0 del mese precedente.

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