Storie Web sabato, Aprile 27
Notiziario

Nei tribunali e negli uffici delle compagnie assicurative li chiamano periti ricostruttori. Vengono interpellati ogni volta che c’è un incidente stradale ed è necessario stabilire le responsabilità e stimare i danni. Agiscono come investigatori: guardano fotografie, studiano verbali, analizzano rilievi, misurano le deformazioni delle lamiere. Alla fine, sono in grado di stabilire le traiettorie pre e post collisione, conoscere la velocità delle vetture al momento dell’impatto, calcolare i danni.

Come altre categorie professionali, anche quella dei detective dei sinistri stradali sta sperimentando la forza dell’intelligenza artificiale (Ia). Le applicazioni sono già realtà. Guardando la fotografia di un’auto incidentata, l’Ia è già in grado di riconoscere automaticamente l’area danneggiata, per poi quantificare la percentuale di danno di ogni parte interessata. Sempre osservando le foto scattate con un normale telefonino – per esempio da un vigile urbano sulla scena dell’incidente o da un perito assicurativo in carrozzeria – l’intelligenza artificiale può calcolare i valori di impatto: dall’energia di deformazione – secondo lo standard Ees: equivalent energy speed – alle velocità relative, alle accelerazioni. Tutti parametri decisivi per comprendere la dinamica di un incidente.

Se può disporre invece di un video dell’auto incidentata, l’Ia ne ricostruisce il modello digitale in 3D, visionabile da qualsiasi angolazione: così, anche un perito assicurativo che si trova a centinaia di chilometri di distanza potrà osservare i danni all’auto come se l’avesse davanti a sé.

Le applicazioni descritte sono state implementate in AutoCrash, una piattaforma online per la gestione di sinistri stradali sviluppata da due Pmi italiane – Atena e DataVision, attive rispettivamente nel campo dell’ingegneria e della computer vision – in collaborazione con l’Università di Bologna. Nel progetto è coinvolto anche il dipartimento di Polizia stradale del capoluogo emiliano-romagnolo.

«La piattaforma AutoCrash – spiega Filippo Begani, perito ricostruttore di incidenti stradali e legale rappresentante di Atena – vuole essere un tavolo digitale condiviso da tutte le figure coinvolte in un sinistro: forze dell’ordine, agenzie peritali, ricostruttori, avvocati, enti statistici, compagnie assicurative, carrozzieri, autorità giudiziarie. Permette la condivisione dei dati di un sinistro e introduce l’impiego dell’intelligenza artificiale nel campo della ricostruzione degli incidenti stradali».

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