Una nuova sede con spazi doppi, volumi transati al nuovo record, così come ai massimi storici sono arivati l’organico e il fatturato. Anno in corsa il 2024 per Findynamic, Fintech milanese che offre una piattaforma per gestire il sistema dei pagamenti tra imprese, permettendo lo smobilizzo anticipato delle fatture a fronte di uno sconto concesso dal fornitore al cliente.
«Volumi transati che crescono a 3,6 miliardi – spiega il responsabile per l’Italia Paolo Pesenti – grazie ad oltre 220 aziende capofiliera e ad una rete di 22mila fornitori. Le quantità gestite sono al massimo storico ma abbiamo lavorato molto sui costi, spingendo la marginalità a livelli importanti, ampiamente a doppia cifra». Imponente la massa di documenti gestita, che supera il milione di fatture, con una taglia media di oltre 10mila euro e picchi di oltre sei milioni, mole documentale che in buona parte trova un riscontro positivo tra domanda e offerta, mandando a buon fine l’anticipo richiesto, come testimoniato dai volumi transati.
Findynamic conta ora su un organico di 42 persone, tra la sede centrale di Milano e il nuovo avamposto di Madrid, che rappresenta il trampolino per espandersi anche nei paesi dell’America Latina. «In Italia e all’estero abbiamo già chiuso numerose partnership con le banche – spiega Pesenti – e puntiamo a continuare ad operare in questa direzione. L’idea è quella di crescere strutturandoci per un nuovo salto di qualità, con l’inserimento di figure senior che ci permettano di andare oltre i risultati già raggiunti».
Che in termini di ricavi presentano per lo scorso anno il nuovo massimo storico, superando i 5 milioni di euro, un progresso di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Crescita che per il secondo anno consecutivo vale l’inserimento di Findynamic nella top 1000 europea del Financial Times che identifica le aziende a maggior tasso di crescita.
L’Osservatorio
Numeri che si rispecchiano nell’Osservatorio semestrale pubblicato dalla società, che evidenzia la crescita nell’utilizzo delle soluzioni digitali di gestione del capitale circolante da parte delle imprese, con dati in crescita a doppia cifra. L’osservatorio di Findynamic sulla Supply Chain Finance, che analizza in forma aggregata gli anticipi fattura realizzati dalla piattaforma dell’azienda, evidenzia per il 2024 volumi quasi doppi rispetto a quelli del 2022: posto a 100 il 2022 si è passati a 146 l’anno successivo, a quota 198 lo scorso anno (+35%). La formula tipica è la richiesta da parte del fornitore di un pagamento anticipato da parte del cliente rispetto alla data stabilita nella fattura, anticipo che viene accettato dal cliente a fronte di uno sconto concesso, che cresce all’aumentare dei giorni di anticipo concessi e che di fatto rappresenta il costo per l’ottenimento anticipato del denaro. Questi tassi medi nel 2024 sono risultati ancora in crescita (5,8%) ma con una parziale stabilizzazione rispetto al 5,3% registrato nel 2023, che invece si posizionava 1,6 punti oltre l’anno precedente. I giorni medi di anticipo chiesti dalle aziende si sono stabilizzati a quota 48, con il 28% delle imprese a chiedere anticipi di oltre due mesi. Resta forte la polarizzazione geografica, con oltre la metà dei volumi realizzati dalle imprese del Nord-Ovest, che catalizza quasi un terzo dei clienti.