Storie Web venerdì, Aprile 25
Notiziario

L’innovazione va in scena al Teatro San Carlo di Napoli: con Salome di Richard Strauss, da questa sera fino al 29 marzo, saranno utilizzati costumi e accessori realizzati in ScobySkin, un materiale bio-fabbricato rivoluzionario per la moda e il design. Ciò è stato possibile grazie a una collaborazione tra il Teatro di San Carlo e il laboratorio congiunto di Knowledge for Business e TecUp.

Dagli scarti dell’industria conserviera

ScobySkin è una nanocellulosa prodotta in fogli di vari formati attraverso un processo di fermentazione batterica che utilizza scarti di produzioni frutticole locali e dell’industria conserviera. Grazie a questa tecnica, i micro-organismi generano un bio-film che viene successivamente lavorato con metodi di stampa e taglio laser, rendendolo un materiale ecologico, resistente e modellabile. Lo stesso materiale è anche oggetto di sperimentazione con il Dac e con Space factory per utilizzarlo in ambiente spaziale.

Un incontro casuale tra tre donne

Se questa innovazione sbarca sul palcoscenico del San Carlo si deve all’incontro di Daniela Ciancio, a capo della sartoria del Lirico napoletano (con alle spalle una prestigiosa carriera nel Teatro e nel Cinema, due David di Donatello per i migliori costumi e numerosi altri riconoscimenti internazionali) con le società campane Knowledge for Business e TecUp. «Una collaborazione visionaria attivata dopo un incontro su creatività e sostenibilità organizzato dall’associazione ex-Voto. Ci siamo ritrovate a parlare e ci siamo chieste: perché non presentare al pubblico ScobySkin in maniera “spettacolare”, amplificando un messaggio di sostenibilità che parte da una delle più grandi eccellenze culturali italiane _ spiega Francesca Cocco, responsabile marketing della TecUp _ La direttrice del San Carlo Emmanuela Spedaliere ha raccolto questa sfida, e così abbiamo avviato una sperimentazione con colorazioni dorate e tagli laser per la creazione di gioielli e accessori dei protagonisti Erode ed Erodiade, e con un trattamento specifico per la realizzazione dell’armatura del Paggio».

Progetto sostenuto da ministero e Regione

Per ottenere il nuovo materiale, denominato ScobySkin, ci sono voluti cinque anni di ricerca e sviluppo all’interno di un laboratorio innovativo nato dalla collaborazione tra Knowledge for Business, TecUp e Medaarch. Con il sostegno del ministero del Made in Italy e della Regione Campania, il progetto ha portato alla creazione di un brevetto internazionale e di una rete di ricerca all’avanguardia nel settore dei biomateriali.

Marco Abbro, inventore e coordinatore del laboratorio, spiega: «Sei anni fa abbiamo iniziato a immaginare di far ‘lavorare’ la biologia per ottenere nuovi materiali. Poi sono arrivate le collaborazioni con diversi istituti del CNR, con l’Università Federico II e con alcune aziende, e oggi quello che era un piccolo prototipo sta diventando un vero e proprio processo industriale. La ricerca continua anche in altri ambiti di applicazione, dal medicale alla cosmetica, e attualmente stiamo testando ScobySkin persino nello spazio».

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.