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Ultime notizie sul Ponte sullo Stretto di Messina



17 Aprile 2024



12:00

Il Pd deposita al Mase un documento tecnico che contiene osservazioni sul Ponte sullo Stretto, per il quale ieri sono arrivate 239 richieste di integrazione da parte del ministero dell’Ambiente: “Non sta in piedi il progetto figuriamoci il Ponte. L’ecomostro di Salvini, è da rigettare”.

Il Pd ha organizzato una conferenza stampa sul tema “No al Ponte sullo Stretto; un progetto sbagliato, anacronistico, dannoso e dispendioso”, dopo la pesante bocciatura del progetto per la realizzazione dell’opera da parte della Commissione Via del Ministero dell’Ambiente. Si tratta di 239 richieste integrazione arrivate dal ministero guidato da Pichetto Fratin, proprio nel giorno in cui si è aperta la Conferenza dei servizi al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il documento tecnico con le osservazioni presentate dal Pd, depositato presso il MASE, è stato illustrato da Chiara Braga, capogruppo dei deputati Pd, Antonio Misiani responsabile Economia, finanze, imprese ed infrastrutture nella segreteria Pd, Annalisa Corrado responsabile Ambiente nella segreteria Pd e dai parlamentari Anthony Barbagallo, Nicola Irto e Franco Piro.

“Sull’opera abbiamo detto molto, sulle tante criticità, sulle modalità con cui il ministro delle Infrastrutture ha riesumato un progetto che non aveva mai superato il vaglio della compatibilità ambientale con una serie di forzature procedurali e legislative, cercando di aggirare le norme vigenti. Un progetto che sta avendo già oggi una serie di impatti gravissimi sul territorio e che non rappresenta una soluzione ai gravi problemi infrastrutturali della Sicilia e della Calabria. Le criticità le abbiamo rappresentate nel documento depositato dal Partito Democratico e hanno trovato conferma nelle osservazioni che ieri sono state presentate dalla Commissione di Via-Vas. Osservazioni in qualche modo avallate dallo stesso governo, cioè dal ministero dell’Ambiente”, ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga al Nazareno.

Il ministero dell’Ambiente ferma il Ponte sullo Stretto, servono 239 integrazioni al progetto

“Questa è una dimostrazione – ha aggiunto – del fatto che le nostre preoccupazioni hanno un fondamento che nemmeno la protervia e l’arroganza del ministro Salvini possono superare. Questo progetto è sbagliato, è pericoloso per come viene sviluppato e portato avanti e noi crediamo che debba essere messa in campo un’azione di ferma opposizione con tutti gli strumenti. Il Pd si affianca alla battaglia delle associazioni ambientaliste”.

La responsabile Ambiente del segreteria dem Annalisa Corrado, in collegamento, ha dichiarato: “Questo Ponte fa acqua da tutte le parti, non sta in piedi il progetto figuriamoci il Ponte. L’ecomostro di Salvini – ha proseguito – è da rigettare con tutte le forze”. 

Nella conferenza stampa è intervenuto in collegamento anche il responsabile Economia della segreteria del Pd Antonio Misiani. “Salvini ha riesumato un progetto vecchio, – ha detto – con lo stanziamento di 13 miliardi di euro. C’è un documento del governo, di cui fa parte il ministro Salvini, che certifica che il suo progetto è irrealizzabile e non prioritario. Il progetto va abbandonato, il ministro ne prenda atto. È necessario cambiare marcia e investire questi 13 miliardi in ben altro”.

L’ad Ciucci: “I rilievi del Mase non sono uno stop”

“Non c’è nessuna pietra tombale, non c’è nessuno stop, anzi abbiamo fatto due passi avanti, non soltanto uno. Perché noi attualmente stiamo percorrendo due procedure in parallelo: la valutazione di impatto ambientale e la conferenza di servizi. Ieri c’è stato il primo incontro in conferenza di servizi dove sono coinvolti tutti gli enti interessati mentre la valutazione d’impatto ambientale è partita ancora prima, come previsto dalla legge nei termini di 30 giorni dalla presentazione della documentazione in il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato le sue richieste di approfondimenti e di chiarimenti. Sono più di duecento, in valore assoluto numerose, ma a fronte di un progetto che vale 13 miliardi e mezzo che comprende un Ponte sospeso più lungo al mondo, che comprende 40 km strade di collegamenti ferroviari e che opera su tredici siti ambientali protetti. Abbiamo presentato oltre 10.000 elaborati a fronte di tutto questo, mi permetterei di dire che duecento osservazioni o chiarimenti sono un numero congruo”, ha commentato Pietro Ciucci, Amministratore Delegato Società Stretto di Messina, a 24 Mattino su Radio 24.

“Abbiamo 30 giorni di tempo, c’è anche la possibilità di chiedere delle brevi proroghe, ma questo è tutto previsto dalla procedura – ha ricordato – Ma quale sarebbero stati i commenti di chi è contrario a prescindere, se non ci fosse stata alcuna richiesta, se non ci fosse stato alcun commento su un progetto così articolato e così oggetto di dibattito? Quindi è un passo avanti, è un passo concreto verso l’obiettivo che è quello di avere l’approvazione nella valutazione d’impatto ambientale, l’esito della conferenza dei servizi e l’approvazione del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile)”. 

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