Un distretto produttivo nato qualche anno fa, quasi in sordina, e rimasto praticamente in sonno in questi anni. E’ il distretto dell’Ospitalità di lusso di Sicilia che raggruppa 180 imprese di alta gamma (oltre 168 milioni di fatturato aggregato nel 2020 all’atto della costituzione e quasi 2.600 dipendenti) presenti nell’isola e che entra nella fase operativa per rilanciare un segmento ritenuto strategico per l’isola. L’appuntamento è per il 27 e 28 marzo a Taormina dove si terranno gli Stati generali del turismo di lusso e e la prima edizione siciliana del Meet Forum – Turismo Sostenibile grazie alla collaborazione tra il distretto e Destination Italia, Glocal Travel Tech leader nel turismo incoming esperienziale quotata su Euronext Growth Milan.
Il patto pubblico-privato
«L’evento rappresenta un punto di svolta per il settore, con l’obiettivo di instaurare un grande patto pubblico-privato per trasformare, proprio a partire dalla Sicilia, il turismo italiano in un comparto strategico di livello internazionale, al pari della meccanica di precisione, dell’industria aerospaziale e dell’agroalimentare» spiegano gli organizzatori. Spiega Dina Ravera, presidente e founder di Destination Italia: «I numeri confermano che il turismo italiano, grazie alla sua straordinaria diversità, ha bisogno di una strategia chiara e strutturata. Per garantirne una crescita sostenibile, è essenziale adottare piani di lungo termine, investire in modo mirato e rafforzare la sinergia tra settore pubblico e privato. Le opportunità di sviluppo sono enormi: dalla valorizzazione di nuove destinazioni alla destagionalizzazione, dalla gestione dell’overtourism nelle aree più affollate al rilancio di territori ricchi di potenzialità ma minacciati dallo spopolamento e dall’abbandono».
Le strategie del Distretto
E sarà l’occasione, per il Distretto, per definire una strategia che passa intanto dalla creazione di un disciplinare per le strutture che aderiscono al distretto con l’obiettivo di costruire una vera e propria filiera industriale. Quattro i macrotemi all’ordine del giorno: I macro-temi della due giorni di Taormina: l’aggregazione dell’offerta di esperienze e promozione a livello internazionale, anche attraverso l’innovazione digitale per migliorare l’esperienza turistica; l’attrazionedi investimenti, anche in chiave di rigenerazione territoriale, contrasto all’overtourism, valorizzazione delle aree interne; l’ntegrazione nell’offerta di altri settori produttivi chiave, come l’enogastronomia, l’artigianato, l’agroindustria; la crescita qualitativa e la promozione dell’offerta turistica mediante formazione continua.
In Sicilia il Polo Mediterraneo della formazione
Da Taormina sarà lanciata una Collection di Hotel Siciliani basata su un disciplinare di eccellenza, un piano strategico per attrarre investimenti nell’ospitalità di lusso e nella rigenerazione urbana dei borghi siciliani e una strategia per fare della Sicilia il Polo Mediterraneo della Formazione sull’Ospitalità di Lusso. Verrà annunciata inoltre una partnership con Anci Sicilia e una Lettera di Intenti con la Niaf – National Italian American Foundation. «La Sicilia è il laboratorio ideale per sviluppare modelli innovativi che coniughino eccellenza, accoglienza, sviluppo economico e rispetto del genius loci» dice Andrea Gumina, presidente del Distretto dell’Ospitalità di Lusso di Sicilia. Main Partner dell’evento è Intesa Sanpaolo che conferma così il suo impegno per lo sviluppo dell’industria turistica nel Sud Italia. «Le imprese del comparto hanno colto in pieno l’importanza di incrementare e mantenere nel tempo il proprio vantaggio competitivo, valorizzando in termini di qualità dell’accoglienza il nostro patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico, ma anche puntando all’innovazione tecnologica, alla qualità e alla sostenibilità. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del Pnrr, è accelerare i processi di transizione in ottica di filiera per agevolare una proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle aziende e di maggiore salvaguardia per l’ambiente» dice Giuseppe Nargi, direttore regionale di Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo.