Storie Web domenica, Maggio 5
Notiziario

Tasso di occupazione al 79% nonostante il meteo incerto. Nel lungo week end della Liberazione sono attese 5,6 milioni di presenze, 400mila in più rispetto lo scorso anno, negli hotel grazie anche ai massicci arrivi di turisti stranieri. Così l’incoming ad aprile vale il 56% del mercato. Ancora meglio la situazione nelle città d’arte dove il tasso di occupazione arriva all’89%. È quanto rivela una indagine realizzata dal Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulle principali piattaforme di prenotazione online. Positivo grazie all’84% di occupazione il trend nelle zone rurali e negli agriturismo mentre lungo le coste e nelle zone lacustri si arriva al 78%. Nelle stazioni termali il dato è al 77% e in montagna, dove in alcune stazioni sciistiche gli impianti chiudono il 1° maggio, l’occupazione è al 69%. Le mete più gettonate sono quelle dell’Umbria ed il Lazio con un tasso di prenotazione dell’89%, la Liguria (86%), la Toscana e la Campania con l’85%, il Friuli-Venezia Giulia (84%), il Veneto (83%) e l’Emilia-Romagna (83%). Poi Lombardia, Marche, Abruzzo, Basilicata e Puglia con il 78% del tasso di occupazione per ciascuna regione. Chiudono la classifica il Molise (64%) e la Calabria (62%).

Per quanto riguarda l’incoming dall’estero sono oltre 235mila i viaggiatori aeroportuali, di cui 32mila dagli Stati Uniti, a cui si sommano circa 58mila italiani. Oggi sono previsti, secondo le stime Enit, quasi 21mila arrivi. Il volo verso l’Italia viene prenotato dall’ospite estero circa 130 giorni prima della partenza, per una permanenza media di 12 notti. Si viaggia in coppia nel 57,6% dei casi, mentre le prenotazioni di un solo passeggero rappresentano il 24%. L’Italia viene scelta non solo per il canonico mix di arte, cultura e le specialità gastronomiche ma, secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi Enit con Remtene, per la convenienza. Insomma se gli americani sono mossi dal favorevole rapporto di cambio i turisti europei in queste settimane trovano i prezzi delle camere in hotel in linea con quelli di principali competitor come Slovenia e Grecia.

La mappa delle destinazioni

L’industria dell’ospitalità guarda con ottimismo a questo primo banco di prova della stagione 2024. Secondo le previsioni di Confindustria Alberghi Venezia si conferma la meta più ambita sia per il ponte del 25 aprile con oltre il 90% delle camere già prenotate che per quello del 1 maggio, con oltre l’88% di prenotazioni. Oggi a Venezia debutta il ticket d’ingresso, misura varata per fare cassa e cercare di contenere l’overtourism. Il gettito atteso, calcola JFC Tourism & Management, per i 29 giorni in cui si dovrà pagare il “contributo” è di 4,8 milioni di euro. Bene anche Firenze dove per il ponte del 25 aprile risultano già prenotate oltre l’80% delle camere disponibili, mentre per quello del 1° maggio il dato è al 77% con una componente significativa di clientela proveniente dagli Usa, Cina e dal Regno Unito. Per il secondo anno consecutivo Napoli registra, per il ponte del 25 aprile, un aumento delle prenotazioni trainato sia da una forte domanda nazionale che estera con l’85% delle camere prenotate. Bene il dato per la festa del 1° maggio con il 68%, in attesa del last minute, delle camere occupate. Roma si conferma in linea con il 2023 per entrambi i ponti, con il 75% delle camere prenotate per il 25 aprile e il 78% per il 1 maggio. In rallentamento Milano con un -10% per la clientela italiana rispetto al 2023 e -3% per quella straniera. Meglio il ponte di maggio con il 45% delle camere occupate in linea con il 2023. «Sono dati molto incoraggianti con il fondamentale ritorno dei viaggiatori italiani che per questi ponti di primavera hanno scelto una vacanza in Italia – dice Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi -. Si conferma l’attenzione dei viaggiatori internazionali verso il nostro paese, che ci sta accompagnando già da molti mesi. Nell’insieme, prova superata e guardiamo con fiducia ai prossimi mesi malgrado le sfide che attraversano il settore».

Una frazione opterà per le strutture termali. Federterme Confindustria stima circa 160mila presenze negli hotel termali con un tasso di occupazione tra il 75-80% e una permanenza media di 3 giorni. «Le terme sono il luogo ideale per trascorrere i giorni dei prossimi ponti di primavera ovvero il 25 aprile e 1° maggio alla ricerca di benessere e prevenzione. Il sistema termale italiano – fanno sapere da Federterme in una nota – è la risposta migliore per quanti vogliono prendersi cura di sé unendo elementi fondamentali di benessere, turismo del cibo, turismo verde. La variegata offerta, a portata di tutte le tasche, è l’elemento fondamentale del sistema termale perché permette di poter scegliere tra le 300 strutture presenti sul tutto il territorio, la maggior parte delle quali inserite in un paesaggio di straordinaria bellezza naturale».

Solo una minima parte degli italiani ha deciso di recarsi in un paese estero, fanno sapere da Federalberghi. Solo il 5% opterà per un viaggio oltreconfine e tra le destinazioni oltre alle “classiche” capitali europee ci sono i resort del Mar Rosso ma anche i Caraibi, gli Usa, Capo Verde e Canarie.

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