Storie Web domenica, Maggio 19
Notiziario

Moncler trasforma la stazione di Milano Centrale in una delle più grandi gallerie aperte al pubblico con una mostra immersiva dal titolo “An Invitation To Dream”. Titolo non casuale: fin dalla sua nascita tra le montagne di Monestier-de-Clermont, Moncler ha incoraggiato esploratori a raggiungere le vette più alte e a realizzare i propri sogni. Il sogno rimane la forza trainante della creatività del brand

L’importanza dei sogni

«I sogni hanno accompagnato me e Moncler fin dal primo giorno: non abbiamo mai smesso di sognare, di essere fonte di ispirazione e al tempo stesso di lasciarci ispirare dagli altri», conferma Remo Ruffini, presidente e ceo di Moncler.

Progetto internazionale

An Invitation To Dream è un progetto curato da Jefferson Hack, filmato e fotografato da Jack Davison, dove alcune personalità che ispirano la cultura contemporanea incoraggiano a sognare come loro. Tra i protagonisti della mostra ci sono Daniel Arsham, il dottor Deepak Chopra, Isamaya Ffrench, Laila Gohar, Jeremy O. Harris, Francesca Hayward, Julianknxx (foto grande in alto), Ruth Rogers, Remo Ruffini, Rina Sawayama, Sumayya Vally, Zaya. «In questo progetto abbiamo riunito alcune delle più brillanti menti creative che osano al punto tale da sognare anche per noi – spiega Jefferson Hack –.Sono tra coloro che influenzano la cultura contemporanea e sono stati invitati a partecipare proprio perché la loro arte porta con sé nuovi punti di vista e possibilità. Il loro lavoro e i loro talenti profondamente trasformativi li rendono artisti d’eccezione del nostro tempo e quindi ideali per questo progetto».

(Hero Image)

Luogo simbolo

La stazione di Milano Centrale è uno dei luoghi più iconici della città e per la prima volta nella sua storia sarà trasformata in un vasto spazio artistico aperto al pubblico che metterà in mostra le parole e i ritratti di questo cast speciale. In linea con l’approccio curatoriale di Jefferson Hack di trasformazione degli spazi pubblici, tutti i cartelloni e gli schermi pubblicitari della stazione ferroviaria saranno collegati per creare una sorta di paesaggio immaginario animato da immagini e citazioni, dove testi e ritratti sovrastano il rumore della stazione come potenti invocazioni silenziose, ispirando il pubblico a sognare. Le stampe litografiche in bianco e nero di Jack Davison compongono la mostra con l’idea di rallentare il tempo, catturare l’intimità e trasmettere l’umanità del protagonista: tutti elementi fondamentali per definire l’intenzione di questo progetto. In uno dei punti nevralgici della città dove convergono in media 300mila persone al giorno.

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