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Notiziario

Nelle immagini catturate dai satelliti del programma europeo Corpernicus, gli allagamenti di Dubai appaiono come macchie turchesi che punteggiano la distesa color ocra del deserto.

Si stima che, tra lunedì e martedì, sulla città siano caduti più di 250 millimetri di pioggia in meno di 24 ore

Un diluvio che ha bloccato l’aeroporto e inondato le strade della città nella nazione desertica nota per il suo clima arido. Una quantità anomala che qualche esperto ha imputato al “cloud seeding”, la “semina delle nuvole” da tempo utilizzata negli Emirati per stimolare le precipitazioni e far fronte alla cronica mancanza d’acqua. 

L’agenzia di stampa statale WAM ha definito quello di martedì “un evento meteorologico storico” che ha superato “qualsiasi cosa documentata dall’inizio della raccolta dei dati nel 1949”.

Per un confronto, le precipitazioni annuali negli EAU si aggirano in media tra i 140 e i 200 millimetri.

Le immagini catturate dai satelliti Copernicus il 17 aprile sono un composito di falsi colori con una risoluzione di 10 metri in cui le aree allagate sono evidenziate in turchese, mentre le macchie rosse indicano la presenza di vegetazione

La missione Sentinel-2, ricorda l’ESA, “fornisce dati cruciali per il monitoraggio e la gestione delle alluvioni, consentendo una valutazione tempestiva e accurata dell’estensione e della gravità delle inondazioni attraverso immagini satellitari ad alta risoluzione”. 

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