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Notiziario

La vicenda, che risale ad alcuni anni fa, è finita in tribunale dove ora il processo davanti al tribunale di Torino si è concluso con la condanna del vicino e della proprietaria di casa per il reato di violazione di domicilio.

Preoccupata per il suo gatto, una donna torinese aveva piazzato nella casa che aveva in affitto una telecamerina per controllare da remoto via web il felino mentre lei era in vacanza. La paura era che l’animale potesse combinare qualche guaio ma suo malgrado si è trovata di fronte a una scena ben più terribile: il vicino nudo che faceva sesso in camera nel suo letto con il suo amante. La vicenda, che risale ad alcuni anni fa, è finita in tribunale dove ora il processo si è concluso con la condanna dell’uomo e della proprietaria di casa per il reato di violazione di domicilio.

I fatti oggetto del procedimento giudiziario risalgono a ben cinque anni fa ma ora, come riporta Repubblica, si è arrivati a giudizio e il tribunale di Torino ha condannato sia il vicino che la proprietaria a otto mesi di reclusione ciascuno, ritenendoli entrambi corresponsabili della violazione di domicilio ai danni dell’affittuaria. Era stata quest’ultima a far partire il procedimento dopo formale denuncia alle forze dell’ordine, corredata anche da alcuni video del vicino nel suo letto con l’amante, registrati sempre dalla web cam piazzata per controllare il gatto.

Come stabilito dalle indagini e dal processo, iniziato nell’estate di due anni fa, il vicino avrebbe ricevuto il via libera proprio dalla proprietaria di casa. Nessuna effrazione infatti per entrare nell’abitazione ma il tutto avveniva con le chiavi. Era stata la stessa affittuaria a consegnare le chiavi alla padrona, chiedendole di portare il cibo al suo amato gatto in sua assenza. Questa però le avrebbe fornite al vicino per consentirgli di avere una alcova vicina e al sicuro per consumare i rapporti col suo amante.

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Dopo lo shock iniziale di fronte alla scena, la proprietaria del gatto aveva deciso di attendere gli incontri successivi e di registrare tutto per avere le prove. Con i filmati quindi si era rivolta a un avvocato e aveva presentato denuncia.

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