Storie Web sabato, Maggio 18
Notiziario

Italia e Francia accelerano la fabbricazione di missili antiaerei e antibalistici Aster, da destinare all’Ucraina alle prese con l’avanzata delle truppe russe. Questi missili forniscono protezione a lungo raggio da minacce aeree. Il 29 aprile a Calvi, in Corsica, il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, ha incontrato il responsabile della Difesa italiano, Guido Crosetto. «Ho fatto ricorso per la prima volta a poteri di polizia amministrativa – ha detto il ministro francese – il che mi permette di stabilire priorità per alcuni subappaltatori, per i quali gli ordini civili devono d’ora in poi passare in secondo piano, dopo gli ordini militari, per dare priorità alla gamma Aster». Stando a fonti citate dall’agenzia Afp, la destinataria di questa direttiva è l’industria metallurgica “Aubert et Duval”, che produce acciaio speciale sia per l’aeronautica civile sia per i sottomarini o i materiali per il cannone “Caesar”. Lecornu aveva ventilato a fine marzo la minaccia di una misura del genere affinché gli industriali potessero produrre di più e più rapidamente i missili in questione.

Chi produce i missili Aster

I missili Aster 15 e 30 sono prodotti da Mbda, in cooperazione fra Parigi e Roma. MBDA è il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa. La ragione sociale non è un acronimo ma comunque ricorda le società da cui è nata attraverso varie fusioni, Matra, BAE Dynamics, Alenia. Italia e Francia hanno fornito un numero imprecisato di questi missili agli ucraini per la loro difesa antiaerea, che ora gliene chiedono altri per difendersi. Il missile è stato utilizzato anche nel Mar Rosso contro i droni lanciati dai ribelli Houthi.

I ministri in pressing: garantire le prime consegne già da quest’anno

In una lettera congiunta a Mbdsa, i due ministri hanno insistito nel chiedere al gruppo «di accelerare le produzioni per garantire le prime consegne già dal 2024». E hanno chiesto anche a Mbda di «intensificare gli sforzi» per creare in Italia una seconda catena di montaggio del missile «allo scopo di aumentare le capacità di produzione». Da parte sua, Mbda punta a ridurre i tempi di produzione degli Aster da 42 mesi nel 2022 a «meno di 18 mesi nel 2026» e la produzione – secondo il suo presidente Eric Beranger – dovrebbe aumentare del 50% entro le stesse scadenze. Per Lecornu c’e’ anche «urgenza di una semplificazione burocratica», con «questioni doganali tra la Francia e l’Italia che possono ritardare la produzione di missili». Crosetto ha aggiunto che «i protagonisti delle industrie della difesa devono capire che bisogna lavorare più velocemente, e che da questo lavoro dipende il futuro del paese. Questa cosa non è ancora del tutto chiara».

 

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