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ATP Masters 1000 Madrid di tennis



25 Aprile 2024



12:20

Nella notte si è concluso a Madrid uno degli incontri di tennis più incredibili degli ultimi tempi: il francese Corentin Moutet ha tenuto fede alla sua fama di giocatore con comportamenti bizzarri, facendone di tutti i colori. Nel corso del match, vinto dal giovane cinese Shang, è successo davvero di tutto: da un’assurda richiesta di un caffé all’arbitro, alla consumazione del medesimo offertogli dal pubblico, a un incredibile incidente – con perdita di racchetta – sul 5-5 del tie-break nel set decisivo.

Un match dell’ATP 1000 di Madrid – torneo cui partecipa anche Jannik Sinner da testa di serie numero uno – è già diventato uno dei candidati a partita dell’anno, nonostante si trattasse di un apparentemente anonimo primo turno e si svolgesse su uno dei campi laterali. È che quando in campo c’è Corentin Moutet, 25enne francese dai comportamenti bizzarri a dire poco, può succedere davvero di tutto, anche se dall’altra parte della rete c’è un 19enne cinese tranquillissimo come Shang Juncheng, già numero uno al mondo juniores. È stato un incontro ricco di scambi spettacolari ed infinito, durato tre set e terminato in piena notte dopo quasi quattro ore di gioco. Moutet, uscito sconfitto dalla battaglia, non si è fatto mancare niente, da un’assurda richiesta di un caffé all’arbitro, alla consumazione del medesimo offertogli dal pubblico, a un incredibile incidente – con perdita di racchetta – sul 5-5 del tie-break nel set decisivo.

Ma andiamo con ordine: Moutet ha vinto il primo set al tie-break col punteggio di 11-9 in un’ora e 40, dopo aver servito sul 5-3 avendo 4 set point e poi altri 3 nel game successivo sul servizio di Shang e ancora un ottavo nel tie-break, prima di chiudere al nono. La vittoria nel primo parziale è stata celebrata dal francese con un gesto volgare ad indicare i propri attributi, in mezzo al vociare tumultuante del pubblico.

Nel secondo set il giovane cinese ha brekkato subito al secondo game Moutet, facendo un punto incredibile in cui si è accovacciato sotto rete come vittima sacrificale della pallinata del francese, che tuttavia ha colpito proprio la racchetta dell’avversario messa lì a pararsi il volto: la pallina è rimasta in campo e poi il transalpino, attuale numero 88 al mondo, ha sbagliato il colpo successivo. Shang ha poi ottenuto un altro break al settimo gioco e chiuso agevolmente il set col punteggio di 6-2 in 52 minuti.

Shang vince il punto più strano dell’anno a Madrid: punita la “cattiveria” di Moutet

A quel punto era tutto apparecchiato per un ultimo set combattutissimo, che ha vissuto momenti surreali quando Moutet ha polemizzato con la giudice di sedia, dopo che quest’ultima gli aveva detto e ridetto che non poteva esaudire la sua richiesta di avere un caffé in campo: “Non importa dove giochiamo, noi non forniamo caffè“.

Ad accontentare il francese ci ha pensato successivamente uno spettatore, che gli ha passato un bicchierino di caffè allungandoglielo dalle tribune. Nel frattempo peraltro Moutet aveva chiesto l’intervento del supervisor per far allontanare qualcun altro del pubblico: una sceneggiatura davvero ricchissima…

Finita qua? Neanche per sogno. Dopo che Moutet ha dovuto rigiocare un punto a causa di un getto d’acqua che gli era caduto addosso dalla manutenzione di un altro campo limitrofo, ecco arrivare un’altra scena madre in un punto topico della partita: siamo 5-5 nel tie-break decisivo del terzo set, Moutet va al servizio ma la racchetta gli scivola via e sbatte a terra, mentre la pallina tuttavia va regolarmente in gioco e viene ribattuta da Shang. A quel punto il francese scalcia via la pallina frustratissimo, mentre il telecronista dice: “Non ci si può credere, in questo è match è successo di tutto“.

Sul 6-5 per lui, Shang ha il primo di cinque match point annullati in sequenza da Moutet (che invece non ne ha nessuno), finché il francese non si arrende al sesto: il tie-break finisce 12-10 per il rampante cinese, dopo 3 ore e 59 di gioco, facendo della partita la seconda più lunga nella storia del torneo di Madrid da quando si gioca sulla terra battuta della capitale, ovvero dal 2009, dietro la semifinale di quello stesso anno tra Nadal e Djokovic (4 ore e 3 minuti). Adesso per Shang ci sarà al secondo turno lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, intanto già ora è a ridosso dei primi 100 al mondo. Per Moutet invece ci sono tanti pensieri, i soliti che hanno contraddistinto la carriera del mancino francese.

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