Storie Web martedì, Maggio 7
Notiziario

La candidatura di Ilaria Salis serve per “cercare di risolvere la sua situazione personale” ma anche per “contribuire a disegnare un’Europa in cui i diritti fondamentali non possono essere cancellati” e per fare una battaglia per “lo stato di diritto”. Lo ha spiegato Nicola Fratoianni, durante una conferenza stampa tenuta insieme ad Angelo Bonelli e a Roberto Salis, padre della donna italiana detenuta in Ungheria. 

“È molto apprezzabile – ha detto Roberto Salis – il gesto fatto da Alleanza Verdi-Sinistra. Porta avanti un concetto che dovrebbe far parte della nostra cultura: posso non essere d’accordo con le tue idee, ma sono disposto a dare la vita perché tu le possa esporre liberamente“. Il padre della donna ha spiegato: “Mia figlia viene sottoposta a una detenzione carceraria, per capi di imputazione obiettivamente ridicoli, peggiore del 41-bis in Italia. Sta 23 ore in cella e un’ora d’aria. Se deve andare a fare la spesa allo spaccio non ha l’ora d’aria. Se qualcuno la va a visitare non ha l’ora d’aria”.

Bonelli ha aggiunto: “Per noi di Avs questa è una battaglia per lo stato di diritto contro la barbarie che in Ungheria – e non solo – vede una sistematica violazione dei diritti umani e dello stato di diritto. La politicizzazione non è responsabilità di Roberto Salis ma del governo ungherese e di Orban in primis che ha trasformato Ilaria Salis in una preda politica. C’è un problema in Europa che si chiama Ungheria. Un problema dal punto di vista dei valori fondanti dell’Europa”. 

Fratoianni ha spiegato: “Abbiamo scelto di fare un atto concreto, siamo impegnati perché venga eletta al Parlamento europeo. Non solo per chiudere la sua vicenda personale, ma anche per contribuire a disegnare un’Europa in cui i diritti fondamentali non possono essere cancellati”.

La lettera di Ilaria Salis: “Grata per la mobilitazione. Mi candido per aiutare chi è nella mia situazione”

“Ringrazio con tutto il cuore le persone che in Italia mi hanno supportato in questi mesi. Sono immensamente grata per tutto quello che si sta facendo per me e soprattutto sono fiera del fatto che un paese come l’Italia si sia mobilitato per ciò che mi sta accadendo”. Lo scrive la Salis in una lettera letta durante la conferenza stampa tenuta da Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e dal padre Roberto Salis. “Non è mia intenzione – dice la donna detenuta in Ungheria – sottrarmi al procedimento in cui sono imputata, ma difendermi nel processo, nel rispetto dei diritti fondamentali, nei principi di proporzionalità e della presunzione di innocenza. So di non essere un caso unico né eccezionale. Ho avuto la fortuna di non essere dimenticata, ma situazioni di ingiustizia simili sono all’ordine del giorno in diversi paesi d’Europa. Per questo, dopo notti insonni e settimane di tormentate riflessioni ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni europee. Per portare l’attenzione che mi avete mostrato anche alle altre persone che si trovano nella mia stessa situazione e trasformare questa mia sfortunata vicenda in qualcosa di costruttivo per la tutela dei diritti fondamentali”.

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