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I nuovi, ennesimi numeri negativi di Gucci accelerano il debutto di Demna, il nuovo direttore creativo del marchio nominato lo scorso 13 marzo. Durante la conference call che ha accompagnato la presentazione del bilancio di Kering per il primo trimestre 2025 – che ha visto il marchio più importante del gruppo registrare un calo del fatturato del 25% – la deputy chief officer del gruppo, Francesca Bellettini, ha dichiarato che «Demna presenterà il primo accenno (in inglese, hint) della sua visione a settembre».
Non è stato specificato se si tratterà di una vera e propria collezione (proprio in settembre sono in calendario le fashion week per la primavera-estate 2026), di una capsule, di un evento oppure di una campagna. Certo è che la dichiarazione suona come un’accelerazione nel piano di rilancio di Gucci, che registra cali di vendite da diversi trimestri: secondo il comunicato diffuso in occasione della sua nomina, infatti, Demna (che ha preso il posto di Sabato De Sarno, licenziato lo scorso 6 febbraio dopo due anni) ricoprirà ufficialmente il suo ruolo di direttore creativo a partire dal 1 luglio, dunque appena due mesi prima del suo annunciato debutto. Sempre in luglio, peraltro, presenterà la sua ultima collezione couture per Balenciaga, altro marchio del gruppo Kering del quale è stato al vertice creativo per 10 anni.
Gucci, da parte sua, aveva annunciato in novembre, quando al timone c’era ancora De Sarno, l’organizzazione delle due sfilate cod-ed per il 2025 (la prossima sarà appunto in settembre) e la presentazione della collezione Cruise 2026 il 15 maggio a Firenze.
«Demna costruirà sulla visione del brand – ha proseguito Bellettini -. Porterà desiderabilità e senso della moda, ma è una costruzione su qualcosa che già esiste, non una cancellazione. Demna sicuramente reintepreterà le icone del marchio».
Nel 2024 il gruppo guidato da François-Henri Pinault aveva registrato vendite in calo del 12% a 17,19 miliardi, con un utile netto in discesa del 62% a 1,13 miliardi. Il calo di vendite di Gucci era stato quasi il doppio rispetto a quello del gruppo, pari a -23% per 7,6 miliardi di euro. Lo scorso ottobre Stefano Cantino è stato nominato nuovo ceo di Gucci.
