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Notiziario

Il commercio elettronico sempre pronto a soddisfare le esigenze dei consumatori, assecondandone anche la propensione di acquisto, ha registrato nel corso degli ultimi anni un sensibile incremento. Proprio in ragione dell’espansione dell’e-commerce, la criminalità ha colto, velocemente, il mutamento del mercato, adattandosi ai nuovi scenari ed è anche per questo che nel luglio 2023 è stato sottoscritto un accordo tra Ministero dell’Interno e Amazon, colosso mondiale per contrastare la contraffazione e migliorare la sinergia tra enti pubblici e aziende private, sviluppando un approccio multidisciplinare sulla materia.

Ed è stato presentato, a Novara, un Report dal titolo La contraffazione online “Analisi del fenomeno, modi operandi e attività di contrasto”, redatto dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della P.S. – Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio Analisi Criminale insieme ad Amazon.

Il documento rappresenta la sintesi delle rispettive esperienze nel contrasto alla contraffazione online con l’obiettivo di contribuire ad espandere sempre più la “rete” degli attori impegnati nella lotta alla contraffazione e alla tutela della proprietà intellettuale, ricercando ad ogni livello la collaborazione tra pubblico e privato per sviluppare attività formative e predisporre ogni possibile strumento di condivisione.

L’attività di prevenzione e contrasto al commercio online dei beni contraffatti evidenzia come, a partire dal 2019 e sino al 2023, si sia registrato un continuo incremento delle operazioni di contrasto al fenomeno passate da 11 a 135 in ambito penale e da 2 a 374 in ambito amministrativo.

Polizia

Commercio elettronico, operazioni e sequestri

La collaborazione si è sviluppata in seno al “Desk Interforze Anticontraffazione”, che si riunisce periodicamente presso il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il consesso ha il compito di sviluppare sinergie operative e strategiche e vi partecipano i rappresentanti dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, dell’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per il raccordo con le Polizie Locali, e della S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori), per gli aspetti inerenti alla pirateria multimediale.

Le soluzioni sviluppate da questa collaborazione tra pubblico e privato sono strategiche per evitare che le piccole e medie imprese nazionali e del Made in Italy possano subire danni a causa della contraffazione e della violazione della proprietà intellettuale nelle attività di vendita in Italia e all’estero.

“Da sempre in Amazon la nostra priorità è quella di costruire un ambiente sicuro e affidabile per i nostri clienti. Nel 2023 abbiamo impedito oltre 700.000 tentativi di creazione fraudolenta di account e individuato e rimosso più di 7 milioni di articoli contraffatti. Questo successo è stato reso possibile dal nostro approccio basato su solidi controlli proattivi, innovativi strumenti di protezione dei marchi e sulla collaborazione pubblico-privato per prevenire la contraffazione in tutto il settore. Siamo quindi molto orgogliosi della collaborazione avviata con il Ministero dell’Interno che ci permette di poter mettere a fattor comune le nostre risorse. In particolare, la protezione dei marchi e del Made in Italy si inserisce nel nostro più ampio impegno a supportare la crescita delle 21.000 Piccole e Medie Imprese italiane che vendono nel nostro negozio online e a promuovere il Made in Italy nel mondo” – ha dichiarato Alessandro Nicolis, Head of External Relations, Trust & Safety, Europe di Amazon.

“L’analisi congiunta delle operazioni elencate nel Report ha evidenziato i modi operandi adottati dai contraffattori che, favoriti dall’anonimato della rete, cercano di sottrarsi alle indagini del law enforcement con sistemi sempre in continua evoluzione. Le evidenze dimostrano che il percorso tracciato per prevenire e contrastare il nuovo fenomeno delle vendite online di merci contraffatte si sta dimostrando efficace, grazie alle collaborazioni avviate con i principali stakeholders, quali Amazon e Indicam.”, ha dichiarato il Dottor Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale.

 

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