Storie Web giovedì, Maggio 9
Notiziario

Tutto merito dei dati e delle autostrade digitali in fondo al mare. Grazie ai cavi sottomarini di Google a Golfo Aranci, e al nuovo data center di Siportal a Olbia, la Sardegna punta a essere all’avanguardia in tutto il Mediterraneo. Diventano poi uno snodo cruciale nel panorama internazionale anche alla luce di una rete internet molto potente al riparo da turbolenze geopolitiche, giacché il il 90% del traffico fra Europa e Asia passa dal Mar Rosso.

A delineare questo scenario è il rapporto predisposto dal centro studi del Cipnes, l’ente pubblico per la crescita economica della Gallura e del Nord Est Sardegna.

«Oggi i colossi di internet, come Google e Meta, hanno necessità di avere più banda per i loro servizi. Per questo, da anni, hanno scelto di realizzare dei cavi sottomarini in tutto il mondo perché vogliono avere la garanzia di avere un canale sempre libero in cui far passare i dati – si legge nell’analisi del centro studi -. Uno di questi progetti, Blue o Bluemed, coinvolge direttamente la Sardegna. Blue è il cavo sottomarino per la banda ultralarga reso operativo nel 2023 da Sparkle (gruppo Tim), Omantel e, appunto, Google. Il cavo è lungo 4.700 km, parte da Aqaba in Giordania e, attraversando il Mediterraneo, arriva a Genova».

L’isola partecipa al network con l’hub di Golfo Aranci. «Nel 2023 l’Ufficio circondariale marittimo di Golfo Aranci aveva autorizzato i lavori del progetto Blue prima per la pulizia dell’area con la nave “Ocean Link” e poi per la posa dei cavi sottomarini con la nave “CS Recorder” – ricostruisce ancora il documento -. Le operazioni erano state realizzate da Alcatel Submarine Network». Quindi l’arrivo dei cavi a Cala Spada, vicino al centro abitato del comune gallurese. Con il risultato che «la Sardegna dispone dunque di una nuova rete potente per internet a livello mondiale, che non passa nel Mar Rosso». «Solo dal 2025, attraverso l’altro tratto del cavo sottomarino, chiamato Raman, – prosegue il documento – i cavi di Blue metteranno in connessione Europa e Asia, partendo dalla Giordania, passando sotto il Mar Rosso, toccando l’Oman e arrivando in India».

In itinere anche il progetto “2Africa”, piano di connessione a internet di tutta l’Africa, con 45.000 chilometri di cavi. «Il progetto è portato avanti da numerosi colossi – ricostruisce ancora il documento -: Bayobab, China Mobile, Orange, Saudi Telecom, Telecom Egypt, Vodafone, WIOCC e, appunto, Meta. I dati cominceranno a viaggiare su ”2Africa” dal 2024. Nel tratto Mediterraneo, i cavi per ora toccano Genova ma c’è già il collegamento, non ancora attivo, secondo submarinecablemap.com, con Golfo Aranci».

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