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Quattro persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite dopo essere state colpite da un fulmine in Mozambico. Il Paese si sta preparando all’arrivo della tempesta Filipo, con le province meridionali e centrali poste in stato di allerta in previsione dell’arrivo di intensi fenomeni meteorologici.

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Immagine di repertorio

Quattro persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite dopo essere state colpite da un fulmine in Mozambico nella città settentrionale di Mogincual, nella provincia di Nampula.

A riferirlo sono fonti di stampa locali. Il Paese africano si sta preparando all’arrivo della tempesta Filipo, con le province meridionali e centrali – Gaza, Inhambane, Sofala e Zambézia – che sono state poste in stato di allerta in previsione dell’arrivo di fortissimi temporali.

Secondo quanto riportano le fonti locali, la tempesta Filipo ha raggiunto la costa del Mozambico e potrebbe evolversi in una violenta tempesta tropicale, prima di disperdersi nuovamente in mare. Piogge abbondanti sono già state registrate nelle scorse ore e si temono smottamenti e frane.

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L’Istituto nazionale di meteorologia del Mozambico (Inam) ha allertato la popolazione a prendere precauzioni, soprattutto per chi si trova in mare. Il Mozambico è uno dei Paesi più colpiti al mondo dai cambiamenti climatici, dovendo affrontare inondazioni cicliche e cicloni tropicali durante la stagione delle piogge, che va da ottobre ad aprile.

La stagione delle piogge 2018/2019 è stata una delle più violente mai registrate nel Paese con 714 morti, di cui 648 vittime a causa dei cicloni Idai e Kenneth, due dei più grandi che abbiano mai colpito il Mozambico. Nel primo trimestre dello scorso anno, le forti piogge e il passaggio del ciclone Freddy hanno causato 306 morti, investendo più di 1,3 milioni di persone e distrutto 236.000 case e 3.200 scuole, secondo i dati ufficiali del governo.

Alla fine di settembre, il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, aveva invitato la popolazione e le organizzazioni a prepararsi agli effetti prevedibili del fenomeno “El Niño” nei prossimi mesi, con previsioni di precipitazioni superiori alla norma, ma anche focolai di siccità.

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