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Matteo Salvini commenta l’opposizione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei suoi confronti per l’accordo tra la Lega e il partito di Putin, Russia Unita: “Sarà la quindicesima mozione di sfiducia che la sinistra propone in questi anni. Se vanno avanti con le mozioni di sfiducia, vuol dire che per loro va bene così, non è un problema per me”.

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Matteo Salvini commenta la mozione di sfiducia presentata da Azione, ma sottoscritta anche dalle altre principali forze di opposizione, sull’accordo tra la Lega e il partito di Vladimir Putin, Russia Unita. “Sarà la quindicesima mozione di sfiducia che la sinistra propone in questi anni – dice il segretario del Carroccio – L’opposizione fa il suo mestiere, se vanno avanti con le mozioni di sfiducia, vuol dire che per loro va bene così, non è un problema per me“.

Salvini poi aggiunge: “Mi hanno anche mandato a processo e ringrazio l’alto spirito di democrazia della sinistra italiana, che manda processo un ministro dell’interno per aver mantenuto l’impegno preso con gli italiani, contrastando il traffico di esseri umani“.

Carlo Calenda, che ha annunciato la mozione di sfiducia dopo le frasi ambigue di Salvini circa la morte di Navalny, ora fa sapere che anche il Partito democratico, il Movimento Cinque Stelle e l’Alleanza Verdi e Sinistra l’hanno sottoscritta: “Abbiamo chiesto a Matteo Salvini ripetutamente di mostrare la prova della rescissione dell’accordo tra Lega e Russia Unita. Non l’ha voluto fare. Con il Pd, il M5s e Avs abbiamo depositato una mozione di sfiducia. Basta tolleranza verso chi, ricopre cariche di governo ma è alleato politico di efferati dittatori. Spero che Giorgia Meloni e Antonio Tajani intervengano per imporre a Salvini di fare chiarezza“.

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Nel testo della mozione, anticipato dalle agenzie di stampa, si ricorda che “il 6 marzo 2017 Matteo Salvini firmava, in qualità di Segretario federale del partito politico ‘Lega Nord’ un accordo con Sergei Zheleznyak, vicesegretario generale del Consiglio per le relazioni internazionali del partito politico russo ‘Russia unita‘ afferente al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, il quale era già stato a capo del partito fino al 2012“.

Si trattava di un accordo quinquennale che, si legge sempre nel testo della mozione, “si è automaticamente rinnovato il 6 marzo 2022, successivamente, quindi, all’ invasione russa dell’Ucraina; negli anni, l’esistenza dell’accordo è stata citata e riportata più volte anche in sedi pubbliche e interviste rilasciate dallo stesso ministro Salvini, il quale non ha ad oggi ancora mai smentito né i contenuti dell’accordo né abbia prodotto il documento che notifichi alla controparte russa l’intenzione di cessazione dello stesso“.

La mozione poi prosegue evidenziando che nonostante “le recenti dichiarazioni dei componenti del partito del Ministro Salvini, tendenti a specificare come, nella realtà, l’accordo di collaborazione con il partito ‘Russia Unita’ non sia mai stato concretamente implementato, a quanto risulta – come detto – il Ministro Salvini non ha mai agito formalmente al fine di interrompere il rapporto di collaborazione con l’entità politica del Presidente Vladimir Putin; nella sostanza, ad oltre due anni dall’inizio dell’illegale invasione ucraìna da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso; alla luce di queste considerazioni, il Ministro Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica Italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione“.

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