Storie Web mercoledì, Marzo 19
Notiziario

Crescono con notevole slancio i premi assicurativi nel settore P&i (Protection & indemnity) , cioè le coperture del settore marittimo per coprire i i rischi di responsabilità civile verso terzi, con lo scopo di coprire i sinistri di grande entità (inquinamento ambientale, collisioni, danni a strutture, banchine, porti e così via). I premi richiesti dai club dell’International group (che riunisce i principali club P&i) quest’anno variano dal +4% al +7,5% rispetto al 2024, secondo quanto registra la P&i Market Review, che fornisce dati su preformance finanziarie e operative del settore.

In Italia, Lockton Pl Ferrari, broker assicurativo con sede a Genova (e uffici nel mondo), uno dei più importanti del comparto, a livello mondiale, stima di superare, nel 2025, i 350 milioni di dollari di premi assicurativi P&i contro i circa 300 milioni di euro del 2024. Un record assoluto, spiega Filippo Fabbri, ad dell’azienda.

Una lunga storia

Pl Ferrari, nata nel capoluogo ligure nel 1959, dal 2016 è entrata nel gruppo Lockton che, nel comparto marine, di cui copra una quota di mercato del 10%, ha oltre 3mila clienti e 1,3 miliardi di premi intermediati a livello globale, assicurando oltre 14.500 imbarcazioni nel mondo. La società italia, da parte sua, ha un volume di gestione di circa 4mila sinistri l’anno e ha registrato, nel 2024, una crescita di personale del 15%, arrivando ad avere circa 130 addetti.

La causa degli aumenti dei premi, si legge nel P&i Market Review, pubblicato dalla stessa Lockton, «è principalmente dovuta alla pressione inflattiva, all’aumento dei sinistri al churn effect», cioè l’uscita, dalla flotta mondiale, di navi datate, con tassi di premio alti, e l’ingresso di unità nuove che pagano meno in termini di premi; una perdita che i club compensano con aumenti sulle polizze. Incide, inoltre, la crescita «di rischi conseguenti, ad esempio, all’allungamento delle rotte navali per la crisi nel Mar Rosso». Aumenti maggiori sono previsti, poi, per le navi portacontainer, «in considerazione della maggiore incidenza dei sinistri» che coinvolge questo tipo d’imbarcazioni.

Aumento di premi per grandi sinistri

«L’esigenza di copertura assicurativa nel trasporto navale – afferma Fabbri – è cresciuta, in questi anni, per diverse ragioni, tra cui l’ampliamento delle flotte con imbarcazioni più all’avanguardia e di maggior valore, le crescenti tensioni geopolitiche e il verificarsi di incidenti di grandissima rilevanza. Ad esempio, un anno fa, quello della nave che ha abbattuto il ponte Francis Scott Key di Baltimora. Per queste ragioni i premi assicurativi sono tendenzialmente in aumento; vedremo se, nell’anno a venire, ci potrà essere una contrazione o meno».

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