Storie Web giovedì, Aprile 24
Notiziario

«Il mondo sta affrontando un allarmante aumento di conflitti e acute tensioni geopolitiche. Condizioni di sicurezza persistentemente deboli, scontri improvvisi in paesi fragili colpiti da conflitti e violenze, e battute d’arresto nel commercio internazionale hanno conseguenze interconnesse di vasta portata, che in ultima analisi minano i nostri sforzi per ridurre ulteriormente la povertà estrema e mettono a rischio decenni di progressi». A lanciare l’allarme è il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, nell’intervento all’incontro del Development Committee della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale a Washington.

«Fmi e Banca mondiali vitali, ma no a autocompiacimento»

«Nell’attuale contesto, in cui la governance economica globale basata su regole si trova ad affrontare nuove sfide, istituzioni finanziarie internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale assumono un’importanza ancora maggiore – ha ricordato Panetta -. Per 80 anni hanno promosso la stabilità economica e finanziaria, la riduzione della povertà e lo sviluppo. Il loro ruolo rimane vitale nella finanza globale e offre il miglior rapporto qualità-prezzo per gli aiuti dei donatori. Meritano – e hanno – il nostro sostegno». «L’autocompiacimento – ha aggiunto il Governatore della Banca d’Italia è però inaccettabile: tutte le istituzioni finanziarie internazionali devono migliorare la propria efficienza e sfruttare i rispettivi vantaggi comparativi per garantire l’impatto e rafforzare la propria capacità di soddisfare le priorità dei paesi in via di sviluppo. Devono lavorare come un sistema in modo selettivo, coordinato e collaborativo».

Partenariati innovativi con i fondi di intermediazione finanziaria

«Incoraggiamo inoltre la Banca mondiale a contribuire attivamente alla progettazione di partenariati innovativi con i fondi di intermediazione finanziaria, come i fondi verticali per il clima e l’ambiente». ha aggiunto. Tra le altre opzioni, Questo fondi «potrebbero fornire capitale ibrido e garanzie di portafoglio alle banche multilaterali di sviluppo, facendo così leva sulle loro risorse di un fattore 10 e consentendo ai Paesi un più facile accesso ai finanziamenti, pur preservando i loro obiettivi istituzionali».

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