Storie Web sabato, Aprile 27
Notiziario

Nel lungo Consiglio dei ministri presieduto dalla presidente Meloni, varata anche l’attesa e controversa norma sui test psicoattitudinali per i nuovi magistrati.

“Non è affatto un’invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura – dice il guardasigilli Carlo Nordio in conferenza stampa. ”Tutta la procedura di questo test è affidata al Consiglio superiore della magistratura, non vi sono interferenze da parte del governo salvo quelle burocratiche”. E ancora: “L’esame psicoattitudinale è previsto per tutte le funzioni più importanti del Paese, per i medici, per i piloti di aereo, ma è soprattutto previsto per le forze dell’ordine”. 

Poi pone una domanda: “A chi polemizza proprio tra i miei ex colleghi su questa nostra scelta chiedo e vorrei una risposta logica e non polemica. Il Pubblico Ministero, che è un magistrato, è il capo della polizia giudiziaria, che viene sottoposta ai test psicoattitudinali. Se noi sottoponiamo a questi test chi ubbidisce al comandante, è possibile non sottoporre al test psicoattitudinale chi ha la direzione della polizia giudiziaria?”

Gratteri: “Test psicoattitudinali per i magistrati? A allora facciamoli anche per chi ha responsabilità di governo e della cosa pubblica in generale”

“Se vogliamo farli, i test psicoattitudinali dovrebbero essere fatti sui magistrati ma anche per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica”. “Dato che ci troviamo – ha aggiunto Gratteri – dovremmo fare anche narcotest e alcool test, poiché chi è sotto l’effetto di droghe e alcool può fare ragionamenti alterati e può essere sotto ricatto”.  A dirlo è il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, durante la conferenza stampa sugli arresti di sei persone accusate di aver preso parte agli omicidi dell’innocente Giulio Giaccio, rapito, ucciso e sciolto nell’acido il 30 luglio 2000, e di Pasquale Manna, ammazzato a Ponticelli un anno fa nell’ambito di un regolamento interno al clan Veneruso-Rea della periferia est di Napoli.

I test psicoattitudinali allora facciamoli per tutti i livelli apicali dello Stato

Nicola Gratteri

E’ una norma irrazionale, entrerà in vigore nel 2026, c’è spazio per convincere a eliminarla

Giuseppe Santalucia, Presidente Associazione Nazionale Magistrati

“Il test psico attitudinale l’ho già a fatto a suo tempo e per quanto riguarda gli altri sono perfettamente disponibile”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un’intervista al Tg1, ha risposto a distanza alle parole del procuratore di Napoli. Nordio ha sottolineato che rispetto ai test “la ragion pura” è che “abbiamo recepito le osservazioni delle Commissioni Giustizia di  Camera e Senato che andavano in questo senso e la ragion pratica è che ai test attitudinali sono sottoposte anche le forze del’ordine. Se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria non si vede perché non debba essere sottoposto anche il pubblico ministero a un test attitudinale a cui sono sottoposti quelli che lavorano per lui”.  Rispetto alle critiche dell’Anm Nordio ha sottolineato: “Tutto sarà gestito dal Csm, tutto l’iter dell’assunzione dei magistrati, non ci sarà nessuna interferenza governativa”.

Tutto sarà gestito dal Csm, tutto l’iter dell’assunzione dei magistrati, non ci sarà nessuna interferenza governativa

Carlo Nordio, Ministro della Giustizia

Ma quando e come si svolgerà il test psicoattitudinale?

Il colloquio si svolgerà durante la prova orale per l’accesso in Magistratura. Chi avrà superato la prova scritta, prima dell’orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati dagli agenti di polizia. E saranno questi ultimi a costituire la base per il futuro colloquio psicoattitudinale. 

Il governo lavora anche alla separazione delle carriere dei magistrati

Ma sarà presto il tempo per una nuova polemica politica, quella sulla separazione delle carriere dei magistrati. 

Il disegno di legge arriverà in primavera, assicura il ministro Nordio: “La separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante fa parte del programma di governo, la faremo quanto prima, probabilmente entro la primavera. Non sono in grado di prevedere se ad aprile o a maggio, di certo la riforma del premierato avrà la precedenza”. 

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