Storie Web martedì, Maggio 21
Notiziario

Stefano Bandecchi, sindaco di Terni che aveva presentato le dimissioni a febbraio per poi ritirarle pochi giorni dopo, si è lanciato in nuovi insulti durante il Consiglio comunale di ieri. Gli attacchi sono stati rivolti in particolare a Fratelli d’Italia, che aveva presentato una mozione di sfiducia verso la presidente del Consiglio Francescangeli.

Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, ancora una volta ha insultato pesantemente i componenti del Consiglio comunale della sua città. In una parte della seduta del Consiglio dedicata a una mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia – non nei confronti di Bandecchi, ma della presidente del Consiglio comunale Sara Francescangeli – il primo cittadino che a febbraio si era dimesso e pochi giorni dopo aveva fatto marcia indietro ha attaccato i consiglieri in questione.

“I miei avvocati avranno in mano questo pezzettino di carta, scritto stupidamente da degli incapaci, e troveranno gli estremi per portarvi tutti in tribunale”, ha esordito Bandecchi. Poi si è scaldato rapidamente di fronte alle proteste: “E che ca**o, tutte le volte che parlo io c’è uno str**o che interrompe? Lo butti fuori. Ci sono dei vigili, lo buttate fuori?”. Quando i consiglieri non hanno smesso di parlare, il sindaco si è rivolto a un consigliere in particolare: “Muto, muto! Vuoi che vengo io lì? Siediti. Se no becchi anche due pizze oggi”.

Bandecchi non è nuovo a interventi di questo tipo. La scorsa estate aveva aggredito fisicamente un consigliere, minacciando di fargli “saltare i denti”. Lo avevano bloccato le forze dell’ordine presenti in aula prima che potesse arrivare al consigliere, Orlando Masselli di Fratelli d’Italia, ‘colpevole’ di aver riso e non essersi seduto quando il sindaco lo aveva intimato. Le uscite problematiche di Bandecchi non sono avvenute solo nel Consiglio comunale: a novembre 2023 in un’intervista a Fanpage.it aveva fatto dichiarazioni controverse sulla violenza di genere.

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In questo caso, il sindaco ha attaccato chi negli scorsi giorni lo aveva criticato anche per le controversie legate all’università telematica da lui fondata, Unicusano: “Dò un milione di euro a questa città attraverso la mia università, voi quattro pezzenti di me**a manco cinque lire ci avete messo”.

Bandecchi ha voluto anche chiarire agli esponenti dell’opposizione – e in particolare del centrodestra – che non avranno più spazio per fare attività politica nel Consiglio: dopo la mozione di sfiducia “non cambierà nulla, solo che d’ora in poi non conterete più un ca**o in questo Consiglio comunale. Noi nemmeno vi ascolteremo più. Noi siamo la maggioranza assoluta, faremo come ci pare e voi potete fare quello che volete: non passerà più una cosa proposta da voi, almeno della destra, anche la cosa più intelligente. Perché siete degli ignobilissimi individui. Vi siete azzerati mentalmente. Siete invidiosi, vi dà fastidio il mio successo e la mia ricchezza”.

Poi ha aggiunto: “Siccome io, politicamente, mando a fare in c**o voi con tutto il vostro centrodestra, da ora in poi manderò a fare un c**o anche i dirigenti che avete fatto entrare, a meno che non eseguano esattamente ciò che gli viene chiesto dal sindaco”. E ha concluso: “Fatemi una cortesia, non mi salutate più quando mi incontrate perché avete perso il diritto ad avere il mio saluto. Per me voi non contate un ca**o, a livello pratico siete morti civilmente. Forse un giorno potrete resuscitare”.

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