Storie Web venerdì, Marzo 21
Notiziario

Annunciato da tempo, l’espansione di Meta AI in Europa è ora ufficiale a due anni di distanza dal debutto negli Stati Uniti. In questi giorni, infatti, l’azienda californiana ha avviato il roll out in oltre 60 nuovi Paesi, tra cui quelli dell’Unione Europea (supportando sei diverse lingue, italiano compreso), del proprio assistente intelligente. La mossa, come spiegano i portavoce, costituisce l’aggiornamento più importante della piattaforma fino ad oggi e si inserisce in un progetto strategico che al momento ha conquistato la fiducia di oltre 700 milioni di utenti, tanti sono quelli attivi mensilmente a livello globale. Cosa ha frenato il rilascio dell’AI targata Zuckerberg nel Vecchio Continente è presto detto: il complesso iter di “certificazione” del servizio in ottemperanza al sistema normativo europeo. Altrettanto intuibile, inoltre, è l’obiettivo che accompagna il lancio della funzione di chat intelligente, ovvero sia quello di rivoluzionare nuovamente l’esperienza delle persone in Rete attraverso un’intelligenza artificiale intuitiva e accessibile a tutti.

Le principali funzionalità

Meta AI sarà disponibile gratuitamente all’interno delle app più utilizzate della galassia Meta, e quindi Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. Gli utenti, come si legge nella nota diffusa dalla società, potranno accedere facilmente alla funzione cercando l’icona con il cerchio blu nelle sezioni di messaggistica delle rispettive piattaforme. Il vantaggio reso a chiunque già utilizzi queste app è facilmente intuibile, e risiede nell’immediata accessibilità all’assistente, senza necessità di scaricare software aggiuntivi o iscriversi a servizi separati. Attività quotidiane e abitudinarie quali cercare e trovare informazioni o azioni più mirate a semplificare la comunicazione all’interno delle conversazioni private e di gruppo diventeranno quindi più facili da intraprendere per la capacità di Meta AI di andare oltre generazione di semplici risposte. Fra le principali funzionalità del servizio ricordiamo per esempio l’interazione diretta nelle chat di gruppo: su WhatsApp, Messenger e Instagram DM si potrà cioè menzionare “@MetaAI” (seguito da un prompt o da una domanda) in una conversazione per ottenere feedback in tempo reale su argomenti come la pianificazione di viaggi, eventi o discussioni su uno specifico argomento. L’assistente, inoltre, permetterà di raccogliere sul Web informazioni rilevanti in base agli interessi dell’utente, semplificando per esempio la ricerca di post, reel e contenuti condivisi dagli amici. La componente generativa di Meta AI, infine, ci assisterà in fatto di suggerimenti di scrittura, editing di testi e ricerche online, il tutto direttamente dall’app.

Il futuro di Meta AI

L’azienda, si legge ancora nella nota distribuita alla stampa, ha già in programma di ampliare ulteriormente le funzionalità del suo assistente intelligente e l’intenzione è quella di potenziarlo includendo strumenti di personalizzazione e memoria, nonché funzionalità creative come AI Studio. La strategia di Meta, insomma, non cambia: rendere l’AI sempre più utile nelle esperienze social e di comunicazione quotidiane degli utenti, aumentando di conseguenza (ma questo Zuckerberg e gli altri Ceo delle BigTech faticano a dirlo) la “dipendenza” di questi ultimi dalla tecnologia degli algoritmi e dei modelli di linguaggio di grande formato.

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