Storie Web lunedì, Marzo 10
Notiziario

L’universo della salute delle donne è variegato, unico e specifico: vi sono ad esempio cuore e ossa di cui prendersi cura, perché alcune fragilità legate all’età che avanza non si trasformino in problemi più seri, ma anche una psiche da proteggere arginando lo stress legato al prendersi cura in maniera esclusiva di un familiare malato o non autosufficiente. In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, arrivano 5 consigli per il benessere femminile, a cura del Centro di riferimento per la medicina di genere dell’Istituto superiore di sanità.

Malattie cardiovascolari, evitare il fumo è la scelta giusta sin da giovani

In Italia, nella popolazione adulta (18-69 anni), sono il 16,5% le donne che riferiscono di essere affette da ipertensione (dati sorveglianza Passi 2022-2023). Il 19,1% riporta invece di avere il colesterolo alto. Gli esperti del Centro di riferimento per la medicina di genere ricordano che le malattie cardiovascolari, classicamente considerate un problema maschile, sono la principale causa di morte delle donne. I fattori di rischio evitabili sono in primo luogo due: fumo di sigaretta e inattività fisica. Ad oggi, molte evidenze scientifiche rilevano che il rischio di infarto risulta più elevato nelle donne fumatrici rispetto agli uomini, in particolare con l’arrivo della menopausa. Il maggior incremento del rischio si verifica nelle donne che hanno fumato tra i 18 e i 49 anni. 

Osteoporosi

L’osteoporosi colpisce più le donne degli uomini, soprattutto dopo la menopausa. Si stima che colpisca circa 5milioni di persone in Italia di cui l’80% sono donne in post menopausa. La prevalenza raggiunge il 30,8% oltre i 74 anni (il 10,5% dei maschi e il 45,3% delle femmine).

Esposizione a sostanze tossiche

Quali sono i rischi legati all’esposizione a sostanze nocive per le donne in particolare? Ad esempio quelli legati a elementi tossici presenti in prodotti di uso quotidiano, in cosmetici, in prodotti per la pulizia, in particolari alimenti o in ambienti di lavoro. Alcuni studi dell’Iss hanno dimostrato che le donne che vivono in aree urbane hanno livelli più elevati di plasticizzanti rispetto a coloro che vivono in aree rurali e che tale esposizione è un fattore di rischio per l’infertilità nelle donne ma non negli uomini. 

Caregiver, in 8 casi su 10 è donna

L’80% dei caregiver in Italia è donna. L’impegno di cura per una persona cara non autosufficiente è spesso poco visibile e poco riconosciuto, ricorda il documento ISS. E spesso si aggiunge al lavoro retribuito e alle alte incombenze per la casa, il resto della famiglia, lasciando poco spazio alla cura di sé e al benessere personale. Le donne caregiver che hanno un lavoro retribuito spesso devono ridimensionare l’orario, compiere scelte che limitano la crescita professionale e le opportunità di carriera, se non addirittura lasciare il lavoro. Tutto ciò un l’impatto economico che ne consegue.

Peso in eccesso

In Italia, le donne sono più in forma rispetto agli uomini adulti. Sovrappeso e obesità infatti riguardano il 52 per cento degli uomini e il 34 per cento delle donne, anche se le donne tendono ad avere più grasso corporeo rispetto agli uomini a parità di indice di massa corporea, con una diversa distribuzione del tessuto adiposo (più nella parte inferiore del corpo). Le donne tendono a depositare grasso nella parte inferiore del corpo e gli uomini nella parte superiore. Fra i fattori di rischio specifici femminili c’è l’inattività: in particolare le bambine tendono a praticare meno attività fisica rispetto ai coetanei.

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