Storie Web mercoledì, Marzo 19
Notiziario

Si preannuncia un’altra giornata di disagi per chi viaggia in treno. È stato infatti confermato lo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie dalle ore 9 alle ore 17 di mercoledì 19 marzo 2025.

Sciopero di otto ore dei ferrovieri

Lo sciopero di 8 ore dei ferrovieri annunciato da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e Ugl Ferrovieri ci sarà, a differenza di quello di Usb (che invece era di 24 ore) e che è stato revocato. Prevista anche una manifestazione a Roma in Piazza di Porta Pia.

Fs: possibili ripercussioni sul servizio

Una nota del Gruppo Fs Italiane ha spiegato che «lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di variazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale. Trenitalia, tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, nel caso, a riprogrammare il viaggio – prosegue la nota -. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS, il numero verde gratuito, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate»,

Il sindacato: contratto dei ferrovieri scaduto da un anno e mezzo

«I provvedimenti adottati dalla Commissione di Garanzia penalizzano l’utenza, alimentando una moltiplicazione degli scioperi nei giorni lavorativi a danno dei pendolari e al contempo compromettono gravemente l’efficacia dello sciopero – ha spiegato giorni fa Daniele Povegliano di Orsa Ferrovie -. Il tutto avviene mentre si discute il rinnovo del contratto dei ferrovieri, scaduto da un anno e mezzo e ancora lontano da una soluzione tra le parti. Il diritto di sciopero è il più restrittivo d’Europa, i modelli francesi e tedeschi sono un riferimento solo quando a rimetterci sono i lavoratori. Ribadiamo la nostra disponibilità a rivedere le norme che regolano l’esercizio del diritto di sciopero in tutto il comparto ferroviario, non solo nel gruppo Fsi come fa comodo al ministro e a qualche azienda».

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