Storie Web mercoledì, Marzo 19
Notiziario

Le caratteristiche di batteria elettrochimica nel funzionamento di un impianto idroelettrico: è il progetto che Enel ha avviato nella centrale da 44 MW di capacità di Dossi a Valbondione, in provincia di Bergamo. Bess4Hydro, questo il nome, entrerà in pieno esercizio nella primavera del 2026 e prevede, «per la prima volta in Europa, l’esercizio integrato di una batteria a litio in un impianto idroelettrico programmabile a bacino come unità unica a mercato», recita una nota dell’azienda. Verrà infatti installata nell’impianto di Dossi una batteria da 4 MW e 2 ore di accumulo che consentirà un aumento della capacità sistema di accumulo della centrale, una risposta più rapida alle esigenze della rete elettrica, una migliore efficienza operativa e una maggiore flessibilità dell’impianto. Tutte risposte alle nuove sfide del sistema elettrico alle prese con la transizione.

I fondi europei

L’ innovazione del progetto è stata riconosciuta a livello europeo con l’assegnazione, a ottobre 2024, di un finanziamento da 1,8 milioni di euro nell’ambito dell’Innovation Fund, e del sigillo europeo Step (strategic technologies for europe platform), un’iniziativa della Commissione dedicata a stimolare gli investimenti nelle tecnologie critiche che apportano al mercato dell’Ue elementi di innovazione con un significativo potenziale economico.

Il potenziamento della capacità di accumulo della centrale si traduce in maggiore efficienza e offerta di flessibilità. L’integrazione della batteria nel sistema consente infatti di modulare – tramite stoccaggio e tramite un software di gestione proprietario che verrà sviluppato – i carichi dell’impianto facendolo funzionare alla potenza nominale ottimale. Le conseguenze quindi si vedranno nell’aumento del rendimento, nella minore usura e quindi costi di manutenzione, nel maggiore utilizzo del volume d’acqua del bacino, nella maggiore capacità di offrire servizi di regolazione alla rete, nella migliore valorizzazione anche economica. Tutti benefici che fanno di Bess4Hydro un intervento pilota potenzialmente applicabile anche in altre centrali a bacino. Senza contare che il miglioramento avviene in un iter autorizzativo semplificato, poiché la nuova batteria insiste nello stesso punto di allacciamento dell’impianto idroelettrico.

Il bacino virtuale

«Il progetto – estremamente innovativo per le sue caratteristiche – permetterà di sviluppare nuove logiche di controllo per ottimizzare la sinergia tra la batteria e la turbina idroelettrica, migliorando l’efficienza operativa e la vita utile della turbina, valorizzando gli asset idroelettrici esistenti, e garantendo una maggior flessibilità della rete, grazie allo scambio continuo di energia tra le due unità, entrambe flessibili», spiega Alessandra Carota, head of Innovation Hydro di Enel: «Una volta operativa, la batteria fungerà anche da secondo bacino virtuale, migliorando la programmazione e l’utilizzo della risorsa idroelettrica».

Il protocollo d’intesa con il Comune

«L’amministrazione comunale di Valbondione è lieta di dare il proprio supporto a Enel per l’avvio di questo importante progetto, sul nostro e a favore di tutto il territorio. Questo intervento rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’efficientamento energetico, contribuendo a una maggiore autonomia e stabilità della rete elettrica locale e non solo», commenta il sindaco di Valbondione, Walter Semperboni: «Ringraziamo l’azienda per questa importante iniziativa a livello europeo e per il protocollo d’intesa che verrà firmato con il Comune di Valbondione, atto a rafforzare la collaborazione e unire le sinergie per il potenziamento del nostro territorio».

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