Storie Web domenica, Aprile 28
Notiziario

Un’altra acquisizione per Brunello Cucinelli, che amplia così la rete delle manifatture per sostenere la crescita dell’azienda: oggetto dell’operazione è la Sartoria Eugubina di Gubbio, a circa 60 km dal borgo-manifattura di Solomeo. Della realtà fanno parte circa 70 maestranze di altissimo livello, specializzate in capispalla, che continueranno la loro arte sartoriale in continuità con quanto Brunello Cucinelli ha avviato a Penne, dove nel 2025 sorgerà la nuova manifattura da 4500 mq dedicata alla moda uomo che a regime darà lavoro a circa 350 persone. Nel frattempo, le attività sartoriali proseguono in una struttura di circa 2mila mq in affitto.

L’ingresso della manifattura temporanea aperta da Brunello Cucinelli a Penne

«Quella della piccola, ma importante “Sartoria Eugubina” è una storia nobile, fatta di un artigianato genuino che si è saputo guadagnare una stima meritatissima – ha commentato Brunello Cucinelli – . Mi piace ricordare il prezioso lavoro di chi l’ha custodita sino a oggi e siamo molto felici di questa acquisizione, che per noi è un arricchimento in termini di Umane Risorse davvero speciali. Tutto il mondo guarda alla nostra Italia con profonda stima e crediamo che i nostri manufatti raccontino in maniera sincera e molto speciale quello che è il nostro modo di lavorare, l’estrema cura che mettiamo nel valorizzare le mani sapienti dei nostri stimati artigiani. Ora anche a Gubbio edificheremo un piccolo opificio con una splendida veduta sul panorama sulla cittadella medievale, dove è possibile lavorare in armonia con il Creato. Sono molto fiducioso sul valore di capi belli e ben fatti made in Italy che si possono lasciare in eredità. Forse nei tempi a venire il tema sarà: non a chi venderemo questi capi speciali, ma piuttosto quali mani sapienti realizzeranno questi piccoli capolavori».

La storia della Sartoria Eugubina merita di essere ricordata, poiché nel 2015 furono le circa 30 sarte al tempo impiegate salvare la loro azienda, allora chiamata Srap, dal rischio di chiusura, impiegando circa 100mila euro di tasca propria e sostenute anche finanziariamente dalle istituzioni. Alla guida della Sartoria, e come socio, arrivò allora l’imprenditore Rudy Severini e Brunello Cucinelli presenziò in persona all’inaugurazione della nuova azienda, nel dicembre di nove anni fa. Una formula di rilancio condotta con successo, dal momento che in questo periodo le maestranze sono più che raddoppiate, anche grazie al rafforzamento della produzione “su misura”.

La scorsa settimana il marchio umbro ha presentato a Roma la prima collezione eyewear realizzata con EssiLux, frutto dell’accordo di licenza decennale firmato nel novembre 2022.

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