Storie Web domenica, Aprile 28
Notiziario

La bolletta della luce per le famiglie ancora in tutela calerà del 19,8% nel secondo trimestre dell’anno. L’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha aggiornato i prezzi della fornitura elettrica per i clienti non vulnerabili: si tratta, come noto, dell’ultima comunicazione dal momento che, a partire dal 1° luglio, per chi ancora non avrà operato una scelta sul mercato libero scatterà in automatico il trasferimento al nuovo servizio a tutele graduali con il fornitore selezionato tramite asta in quella zona. Questo servizio sarà attivo per poco meno di tre anni, al termine dei quali, in mancanza di una scelta esplicita, i clienti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore sul mercato libero.

Il calo dei prezzi di gas ed energia elettrica

Il ribasso comunicato dall’Autorità presieduta da Stefano Besseghini è il frutto del calo che ha riguardato l’andamento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica verso la fine dello scorso anno e nei primi mesi dell’anno in corso e che però sta ora subendo un rallentamento per via delle incertezze collegate alle crescenti tensioni geopolitiche. Le aspettative di prezzo del mercato del gas naturale per il secondo trimestre 2024, favorite da un livello degli stoccaggi europei che – complice un inverno relativamente mite – risulta storicamente elevato alla fine della stagione di erogazione, si sono tradotte in una stima del prezzo dell’energia elettrica (Pun) pari a circa 83 euro per megawattora.

La spesa annuale della famiglia

In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo – cioè quella che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kilowattora l’anno e una potenza impegnata di 3 kilowatt – nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024) sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi, segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2022- 30 giugno 2023), periodo in cui il prezzo della materia energia raggiunse i suoi picchi massimi.

Besseghini: l’Autorità continuerà a vigilare

«È il momento affinché come consumatori valutiamo il da farsi, controlliamo i nostri costi e consumi annuali, capiamo se siamo sul mercato libero o in tutela, se siamo o no vulnerabili e se il rientro in tutela sia un’opzione conveniente alla luce del passaggio automatico a luglio nel servizio a tutele graduali – spiega il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini –. Fino a oggi la maggior tutela ha permesso di offrire un prezzo efficiente, il che ha consentito di avere un benchmark per il mercato, tuttavia l’avvicinarsi della fine del servizio di tutela ricordiamo sempre che non esaurisce la tutela contrattuale, le regole e la vigilanza sul loro rispetto da parte dell’Autorità e le tutele per i consumatori in ogni fase della fornitura».

Gas, bollette quasi uguali dopo la fine del tutelato

Cosa succede ai clienti vulnerabili

Al 31 dicembre 2023 quasi il 73% dei clienti domestici aveva scelto un’offerta nel mercato libero, pertanto, i clienti domestici non vulnerabili serviti in maggior tutela ammontavano a circa 4,5 milioni. Per i clienti vulnerabili, invece, Arera continuerà ad aggiornare trimestralmente le condizioni economiche della maggior tutela, fino allo svolgimento delle aste previste dall’ultimo decreto energia.

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