Storie Web mercoledì, Febbraio 5
Notiziario

Oggi arrivano con una loro foto alterata dai filtri dei social, desiderando assomigliare a quell’immagine idealizzata. È fondamentale spiegargli che quell’aspetto, frutto di elaborazioni digitali, non è realistico né raggiungibile attraverso la chirurgia . E anche nel tentativo di avvicinarsi a quella immagine, il risultato finale apparirebbe comunque irrealistico e privo di naturalezza. Voglio aggiungere una cosa, si parla sempre del volto, ma si parla poco del sorriso che è fondamentale per il viso. Tutti puntano il dito contro i chirurghi estetici, ma nessuno critica i dentisti. Eppure, ci sono sorrisi – anche di attori famosi – che appaiono innaturali, quasi come se indossassero una dentiera. Questi denti perfettamente allineati e brillanti, alla fine, perdono autenticità. Anche nel sorriso, infatti, è importante preservare quei piccoli difetti che lo rendono unico e naturale».

L’importanza della compentenza e della sicurezza

La medicina estetica e la chirurgia plastica sono in continua crescita, oltre al risultato, è fondamentale la sicurezza che non può prescindere da una solida formazione tecnica, nonchè da una costante attenzione alla prevenzione e alla pronta gestione di eventuali complicazioni che possono verificarsi. Ancora oggi si verificano delle morti di persone che si sono sottoposte a un intervento di chirurgia plastica e hanno perso la vita per l’incompetenza del chirurgo o per la mancanza di sicurezza nella struttura.

«Molte informazioni diffuse sui social sono autoreferenziali e prive di verifiche. Purtroppo molti pazienti si affidano a medici non specializzati, confondendo titoli esposti sui social con qualifiche autentiche – sottolinea l’esperto -. Occorre rivolgersi a medici con titoli certificati, la FNOMCEO, per esempio, elenca tutti i medici autorizzati in Italia e le loro specializzazioni, per identificare i non specialisti e gli improvvisati. Le associazioni autorevoli di chirurgia plastica sono: la SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) e l’AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica). Queste società selezionano i propri membri sulla base della loro formazione e professionalità, offrendo un ulteriore livello di garanzia per i pazienti. Un altro punto importante per tutelarsi è pretendere sempre una prima visita dal vivo dubitando di chi propone solo consulti via chat o piattaforme. Inoltre, il paziente deve essere sempre informato su tutti i passaggi da affrontare e dovrà firmare il consenso informato, mai il giorno stesso dell’intervento, quando l’emotività potrebbe prendere il sopravvento. Un altro campanello d’allarme sono i prezzi troppo bassi.

La sicurezza costa perché richiede strutture, attrezzature, personale e poi chi ha messo lacrime e sangue per arrivare è difficile che svenda la propria professionalità. Non ci sono dei benefattori e a un prezzo basso non ti danno l’eccellenza. Metterei in guardia anche contro il fenomeno del “beauty tourism”, ossia i viaggi all’estero per sottoporsi a interventi di chirurgia estetica proposti in pacchetti “all-inclusive”, che combinano viaggio e intervento a prezzi competitivi. È importante ricordare che, in Italia e in Europa, i chirurghi plastici operano seguendo normative rigorose, che regolano l’utilizzo di dispositivi medici, le procedure di sterilizzazione e gli standard di sicurezza nelle cliniche. All’estero, invece, tali garanzie potrebbero non essere rispettate. Inoltre, spesso manca un’adeguata assistenza postoperatoria, fondamentale per garantire una corretta guarigione e per ridurre il rischio di complicanze, compromettendo così il risultato e la salute del paziente».

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