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L’entrata in vigore dei dazi americani sulla Cina al 104% e la risposta di Pechino, contro-dazi all’84%, fa sprofondare ancora i mercati, soprattutto quelli europei. La borsa di Milano cede il 2,36%, in linea con Londra e Francoforte; fa peggio Parigi, -2,84%.
A Piazza Affari scendono quasi tutti i 40 titoli del paniere principale. Soffrono i titoli farmaceutici, Recordati -5,5% dopo l’annuncio Usa di dazi al comparto. Fa peggio Saipem, -6,6%, e giù anche Tenarsi, -5,1%, ed Eni, -5,0%.
Per Wall Street invece avvio positivo, trainata dai titoli tecnologici. L’indice Nasdaq sale dell’1,67%, +0,82% per l’S&P500, +0,12% per il Dow Jones. Apple Nvidia salgono del 4%, Tesla del 5,1%.
Prosegue infatti il calo del petrolio, ai minimi dal marzo 2021. Il Brent è scambiato a 59,9 dollari al barile, dal 2 aprile -18%. Sintomo del timore di una recessione globale.
L’oro rialza la testa come bene rifugio a 3.073 dollari l’oncia, +3%, un balzo quotidiano insolito per il metallo giallo.
Molte vendite poi oggi per i titoli di Stato americani, il rendimento del Treasury decennale sale di 10 punti base oggi e di 40 punti rispetto a venerdì, è al 4,37%, nel corso della giornata ha superato il 4,50%. Non è chiaro se le vendite vengano dagli Stati Uniti o dall’estero, in particolare dalla Cina, uno dei maggiori detentori di debito pubblico americano.
