Storie Web lunedì, Luglio 8
Notiziario

L’esito delle elezioni nel Regno Unito con la pesante sconfitta dei Tory a vantaggio dei laburisti di Keir Starmer non è passato inosservato e la poltica italiana ha fornito alcune chiave di lettura su quanto accaduto. «Il Regno Unito è un grande Paese alleato dell’Italia e fa parte del G7», ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in diretta su Canale 5, affermando: «Noi vogliamo continuare a lavorare bene con la Gran Bretagna, è un nostro interlocutore, è un paese che ha ottime relazioni con gli Stati Uniti e credo che il vincitore di queste elezioni sia una sorta di Tony Blair degli anni 2024/25: vince un moderato, perchè quando c’era Corbyn che era l’ala estrema sinistra dei laburisti, i laburisti sono stati travolti dai conservatori». «I cittadini – ha aggiunto – vogliono serietà, stabilità non vogliono scandali, non vogliono liti interne neil partiti. Ma questo ovunque. Vince chi è più rassicurante, vince chi più tranquillo, vince chi è determinato ma non spaventa il proprio elettorato. Non spaventa l’opinione pubblica E credo che questa sia stata la ricetta dei laburisti che hanno vinto questa tornata elettorale come era previsto».

Renzi: voto inglese dimostra che senza riformisti sinistra perde

«La grande soddisfazione è di chi come me è cresciuto con il mito di Tony Blair poi per 14 anni lo hanno disconosciuto e cosa è successo? Ha vinto la destra mandando in pensione le idee di Blair. Oggi con un leader riformista la sinistra ha vinti si torna all’esperienza del new labour rivisitato è una lezione di per la sinistra di tutto il mondo». Con queste parole il leader di Iv Matteo Renzi è intervenuto a filo diretto su Radio Uno parlando del voto inglese. Quanto al futuro del suo partito, Renzi ha aggiunto: «Noi abbiamo tentato di fare un’operazione terzopolista saltata per l’ostilità ad personam di Calenda. Alle europee abbiamo fatto il 3.8%, la verità è che ci sono due alternative: per chi crede di scardinare ancora il bipolarismo c’è Terzo polo, per chi non ci crede c’è l’ipotesi di rifare la Margherita. La scelta, come sempre accade per noi, sarà fatta in modo democratico da tutta Italia Viva ma le elezioni inglesi dimostrano che se non c’è il centro non si vince, anche Schlein lo ha capito senza riformisti la sinistra perde».

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