Storie Web giovedì, Giugno 5
Notiziario

Arpav, ha una consolidata esperienza nel monitoraggio del mare e dei laghi: controlla 174 acque di balneazione distribuite su 8 corpi idrici, per un totale di 149 km di costa monitorata, e ogni anno vengono effettuate oltre 1.000 campionamenti, con analisi per i parametri batteriologici essenziali alla sicurezza dei bagnanti. I biologi marini di Arpav operano tutto l’anno su 80 stazioni (fino a 7 km dalla costa) e 110 stazioni in mare (fino a 12 miglia nautiche), monitorando lo stato ecologico e chimico secondo le direttive europee. Non solo: è in prima linea nella rilevazione delle microplastiche, nel censimento dei rifiuti spiaggiati, nel monitoraggio delle specie aliene (come il recente caso del granchio blu), nella sorveglianza della mucillagine e nel monitoraggio dei delfini.

All’interno del Salone Nautico di Venezia, la Fondazione Musei Civici e MUVE Academy hanno proposto “MUVE YACHT PROJECTS 2025”, la “Selezione di studi e progetti di barche-Navigazione sostenibile”: una sfida interamente universitaria dedicata agli studenti provenienti Campus Universitario La Spezia-Promostudi, Università degli studi Trieste, Politecnico di Milano. Per ogni ateneo sono stati selezionati i cinque progetti più meritevoli e innovativi in particolare con caratteristiche di elevata efficienza energetica e ridotto impatto ambientale. Durante il Salone si è poi tenuta la quinta edizione della E-Regata, organizzata da Assonautica.

Il settore

«Il Salone Nautico di Venezia si è dimostrato un evento di straordinaria rilevanza per il settore e un’opportunità unica per rafforzare il dialogo e la collaborazione sui temi della nautica. Venezia, con la sua storia millenaria legata all’acqua e alla navigazione, è il luogo ideale per promuovere innovazione, sostenibilità e tradizione – ha sottolineato Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia – Quest’anno, dopo mesi di incertezze internazionali che hanno inciso sul mercato, proprio durante il Salone i cantieri hanno registrato un significativo aumento delle vendite, segnale di una ripresa e di un rinnovato slancio per l’intero settore. Il Salone lascia un’eredità importante per la città e per tutto il comparto nautico, un patrimonio di relazioni, contenuti e visioni che non deve essere sprecato, ma valorizzato con responsabilità e continuità».

L’evento è stato promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa in collaborazione con la Marina Militare Italiana con una visione chiara: consolidare il ruolo della città nel Mediterraneo Orientale, offrendo un punto d’incontro autorevole e innovativo. Lo stesso sindaco ha più volte sottolineato come «le nostre rotte antiche arrivavano a Istanbul e oltre, fino a Odessa, questo è il nostro riferimento: essere il baricentro di tutta la nautica nell’area adriatica, ionica e dell’Europa centro-orientale. Una porta d’acqua tra l’Ovest e l’Est del Mediterraneo, capace di attrarre cantieri, operatori e appassionati anche dai Balcani, dal Medio Oriente e dall’Asia».

E per Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa e del Salone, si è chiuso «un evento non solo vetrina espositiva, ma anche vero e proprio hub di scambio e crescita economica. L’edizione 2025 ha registrato una significativa crescita qualitativa, testimoniata sia dalla tipologia del pubblico presente che dalla partecipazione dei massimi esponenti della nautica italiana. Tra questi, Azimut, Sanlorenzo, Ferretti e il Gruppo Beneteau hanno presenziato anche con i loro ceo, evidenziando l’importanza strategica del Salone non solo come occasione per presentare le proprie imbarcazioni, ma anche come un momento di confronto business-to-business e networking di alto livello. Grande interesse è stato riscontrato nelle prove in acqua, con un elevato numero di visitatori che hanno testato le imbarcazioni, confermando così la qualità e l’alta specializzazione del pubblico presente».

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