Storie Web domenica, Maggio 19
Notiziario

La Chiesa è sempre stata molto prudente sul tema della “apparizioni” mistiche, in particolare sulla figura di Maria. Ma spesso le cose sono sfuggite di mano, anche se (in tempi recenti, i casi di Lourdes o Fatima sono lontani) poi qualche riconoscimento ufficiale o ufficioso c’è stato. Ebbene – scrive l’agenzia Ansa – a breve arriverà una stretta della Santa Sede con nuove norme del dal Dicastero per la Dottrina della fede, l’ex Sant’Uffizio, il dicastero custode dell’ortodossia ora guidato dal cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, vicinissimo a papa Francesco, destinate a «discernere su apparizioni ed altri fenomeni soprannaturali».

Il dossier in mano al cardinale Fernandez, fedelissimo del Papa

Da ambienti d’Oltretevere trapela quindi che qualcosa sta effettivamente cambiando circa la valutazione della veridicità ed effettiva soprannaturalità dei fenomeni: le novità saranno rese venerdì 17 maggio dallo stesso Fernandez e da mons. Armando Matteo, segretario del medesimo Dicastero. Un inasprimento nei criteri di vaglio, analisi ed eventuale accettazione o respingimento dei casi, nei quali non può non aver avuto una certa influenza il clamore mediatico sulle a dir poco controverse visioni mariane di Trevignano, paese che affaccia sul lago di Bracciano, a mezz’ora da Roma.

Il caso di Civitavecchia del 1995 e l’imprimatur indiretto di Giovanni Paolo II

I casi tuttavia sono molti, e tutti ricordano la storia della Madonnina di Civitavecchia che lacrimava, siamo nel 1995: nessun riconoscimento ufficiale, ma ci fu un imprimatur indiretto in quanto la statua arrivò nelle mani di Papa Giovanni Paolo II che a giugno del 1995 l’ha tenuta con sé in Vaticano, è stata portata in processione a Civitavecchia e ne era stata incoraggiata la devozione. Ma oggi la Santa Sede ritiene di dover correre ai ripari, fissando dei punti ben precisi per “discernere” sui fenomeni, mettendo in guardia sia la base dei devoti sia i pastori eventualmente coinvolti nel contorno di casi più o meno misteriosi e che si vorrebbero soprannaturali.

La posizione dura di Bergoglio su Medjugorje e l’ispezione di Ruini

Il Pontificato di papa Francesco, tra l’altro, ha segnato non poca severità anche su eventi celebri e dall’enorme attrattiva devozionale come quelli di Medjugorje («la Madonna non è un’impiegata delle Poste», ha più volte ripetuto Bergoglio sulle presunte visioni a cadenza e orari fissi): la stessa relazione della Commissione Ruini sulle apparizioni nella cittadina bosniaca – che le valutavano positivamente per la primissima fase, esprimendo poi scetticismo su certe evoluzioni «affaristiche» – non sono mai state pubblicate, anche se il Pontefice ha voluto salvaguardare Medjugorje sul piano pastorale, come luogo di preghiera e di conversioni, oltre che meta di milioni di pellegrini ogni anno.

Su Trevignano nessuna indulgenza, «falsità e spergiuri»

Sul recente caso di Trevignano, inoltre, si è pronunciato già due mesi fa il vescovo di Civita Castellana, mons. Marco Salvi, parlando di falsità, spergiuri, testimonianze non concordanti, «errori dottrinali», inattendabilità emersa dalle perizie psichiatriche, e anche del sospetto di attività di «lucro». Per tutto questo, all’esito dei lavori di una commissione d’inchiesta, sconfessando definitivamente il fenomeno specifico e la sua promotrice, la “santona” Gisella Cardia, e proclamando per decreto che a Trevignano non ci sono state apparizioni.

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