Storie Web mercoledì, Aprile 23
Notiziario

Quando viene avvistato, recita la leggenda, non sarebbe un buon segno, anzi: il pesce remo, che vive negli abissi profondi degli oceani, quando si fa vedere è tradizionalmente associato ad un presagio di sventura, che – come in altre occasioni – speriamo che non si realizzi. 

Un esemplare di pesce remo si è arenato su una spiaggia del Messico ed il suo arrivo sarebbe secondo alcune credenze popolari, una premonizione di eventi infausti: si tratta di una creatura abissale che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Cos’è il pesce remo
Il “Regalecus glesne” chiamato anche re di aringhe, o appunto pesce remo, è una creatura che vive tra i 200 e i 1000 metri di profondità. Caratterizzato da un corpo senza squame allungato, quasi nastriforme, con una specie di cresta rossa sopra la testa e due pinne lunghe simili a dei remi. Sebbene spesso raggiunga i 3 metri alcuni avvistamenti hanno visto lunghezze anche superiori a 11 metri.

Oceano (Courtesy Everett Collection/Co​ntrasto)

Una volta avvistato, l’apocalisse
Ed ecco, la leggenda che lo lega all’apocalisse secondo la tradizione popolare giapponese il pesce remo sale in superfice e si spiaggia, ogni volta che avverte catastrofi imminenti. Nel paese del sol levante ancora oggi quando viene avvistato si temono terremoti o tsunami. 
Leggenda, tradizione, o superstizione, certo ogni volta che ne viene trovato uno, il tam tam corre veloce, così come le elucubrazioni su cosa potrebbe succedere – o non succedere, per fortuna – subito dopo.
 

Lo tsunami nel 2011 in Giappone

Lo tsunami nel 2011 in Giappone (Reuters)

12 marzo 2011, la città di Natori dopo lo tsunami

12 marzo 2011, la città di Natori dopo lo tsunami ((JIJI PRESS/AFP via Getty Images))

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